Francesco Polvi, finale determinante per l’Ardita Gorizia

Il giocatore classe 1994 degli isontini ha dato un contributo fondamentale in uscita dalla panchina, con un paio di triple ed alcuni rimbalzi che hanno svoltato in maniera positiva il match.

Francesco Polvi, esterno tiratore classe 1994

Ritorniamo puntuali con la rubrica del martedì, dedicata al quintetto ideale della settimana: andiamo a controllare chi, nell’ultimo turno di campionato, è stato il più produttivo spulciando cifre statistiche, numeri e prestazioni nei vari campionati del Friuli Venezia Giulia.

PLAYMAKER: Giacomo Trevisini (Ubc Udine) è il playmaker della settimana. I lattai sono sicuramente la più bella sorpresa del campionato di Serie C Silver, visto che dopo sette turni di campionato sono in testa alla classifica in compagnia di Breg, Latisana e San Daniele del Friuli: coach Paderni ha un gruppo solido e unito che, nonostante l’età media piuttosto bassa, riesce a giocare in maniera molto efficace assieme. Il merito è anche del “metronomo” Trevisini, che anche nell’ultimo turno di campionato è riuscito a rendersi utile: Udine ha battuto Grado con il punteggio di 79-64 e Trevisini si è fatto notare non solo per la regia piuttosto lucida, ma anche per i 14 punti segnati ed il confronto vinto con i pariruolo avversari. Non è comune che un ragazzo del 1996 sia così produttivo in un ruolo difficile com’è quello del playmaker: forse coach Paderni ha già trovato l’erede naturale di Bacchin? La risposta la darà il prosieguo del campionato.

GUARDIA: citazione meritatissima per Matteo Rubin, esterno tiratore della Trevisan Confezioni Latisana. I bassaioli conquistano due punti sull’impegnativo campo della Servolana riuscendo ad archiviare il match nel primo quarto, grazie a percentuali assurde dall’arco dei tre punti: è stato proprio “Rubo” a dare il “la” alla pioggia di bombe della Trevisan, insieme all’altro tiratore Maran. Ha segnato in ogni modo, sia con il suo caratteristico palleggio-arresto e tiro che dalla distanza: quando va in ritmo è un realizzatore micidiale e la Servolana lo ha imparato a sue spese, subendo ben 27 punti dalle mani di Rubin. In una squadra dove, come esterni, ci sono anche Galli, Moschioni e Maran, Rubin è la classica ciliegina sulla torta e, con il suo attivismo in campo, è certamente un giocatore preziosissimo per le sorti del team allenato da Vanni Zanon. Esperienza anche in categorie superiori, da un paio di stagioni Rubin è alla corte di Latisana e si piazza regolarmente nei primi marcatori del campionato, con medie realizzative altissime.

ALA PICCOLA: Lorenzo Perotti (San Vito Trieste) si è messo in evidenza nella larga vittoria del San Vito contro il Basket Perteole; la formazione di coach Perin, infatti, ha asfaltato il team friulano con un perentorio 91-43, sfaldandone la resistenza dopo appena un quarto di gioco. Nei primi dieci minuti, infatti, il San Vito ha prodotto un 28-11 che ha portato la firma indelebile del “cavallo pazzo” ex Ronchi dei Legionari: se in C2 viaggiava comodamente in doppia cifra di media, scendendo di categoria è ancora più devastante con le sue iniziative in contropiede ed in coast to coast, visto che ci sono ben pochi esterni che possono contenerne l’atletismo e la spaventosa fisicità. Quest’ala di 190 centimetri classe 1989 ha terminato il match con Perteole mettendo a referto 25 punti: di questi, ben 15 sono arrivati nel primo periodo, per la gioia di coach Perin e del suo staff tecnico.

ALA FORTE: il miglior “4” della settimana è certamente Thomas Gaspardo, ala/centro della Vis Spilimbergo. Giocatore classe 1995, due metri di altezza, Gaspardo è fratello d’arte (David gioca in C Gold a Tarcento, Rafael addirittura in A in quel di Cremona) e nella squadra mosaicista è uno dei due lunghi giovani, insieme a D’Andrea, e di buona prospettiva. La sua squadra vince il derby con la Calligaris Corno di Rosazzo e lui si ritrova ad essere il grande protagonista della partita, imponendosi contro un settore lunghi formato da gente che non è certamente novizia, come Miniussi, Macaro e Franco: Gaspardo non ha fatto una piega, confezionando una “doppia doppia” da 18 punti e 10 rimbalzi, tirando con 8/12 da due e 2/2 nei personali e dimostrando una grande autorità dentro al pitturato.

PIVOT: lo mettiamo come “5” anche se non è certamente un centro puro; Manuel Vanuzzo (GSA Apu Udine) è la perfetta dimostrazione di come, alla bella età di quarant’anni, si possa essere ancora decisivi. Campione d’Italia con Sassari nel 2014/2015, il nativo di Dolo è sceso in Serie B all’ambiziosa GSA per dare il suo contributo d’esperienza e svolgere un ruolo importante in una squadra di alto livello e non sta tradendo le aspettative. Nella difficile trasferta di Bergamo, è stato certamente uno dei segreti per coach Lino Lardo, che lo ha tenuto in campo per 29 minuti e ne ha ricavato 20 punti con 4/5 da due, 3/4 nelle triple e 3/4 ai liberi, oltre a 11 rimbalzi e 2 assist: il nativo di Dolo è un giocatore che può colpire da lontano ma dare anche sostanza dentro al pitturato con la sua fisicità e nell’ultimo turno lo ha dimostrato appieno.

SESTO UOMO: ha giocato “solo” 16 minuti e segnato 6 punti, ma Francesco Polvi (Ardita Gorizia) è stato un risolutore nella sfida con Arzignano. Si, perchè nel finale ha dato un contributo di concretezza anche in difesa, tenendo bene a rimbalzo lui che un difensore puro non è mai stato: ala piccola di 194 centimetri classe 1994, prodotto del vivaio Azzurra, ha avuto molti problemi fisici in passato ma ora sembra completamente recuperato. Da due anni all’Ardita Gorizia dopo un’esperienza alla Servolana, è un giocatore dal pungente tiro da tre punti e piazzato in generale: contro Arzignano, ha prodotto un 2/4 nel tiro pesante condito da 5 rimbalzi e 2 assist, per un ottimo 11 di valutazione. Proprio le carambole catturate, quando il match si avvicinava alla sirena conclusiva, sono risultate determinante per mettere in cassaforte i due punti.

COACH: menzione per Maurizio Zuppi che, nell’anticipo del venerdì, si toglie una bella soddisfazione vincendo di misura il derby isontino contro Romans. La sua Geoclima Fogliano soffre tremendamente perchè quest’anno, oltre ad aver perso Petrovic in fase di mercato, ha avuto anche qualche infortunio che ha minato una rosa non lunghissima: a Vermegliano, contro la Ferroluce, dopo pochi minuti Matteo Piani ha dovuto accomodarsi definitivamente in panchina per un problema al piede e quindi la Geoclima ha perso uno dei suoi punti di riferimento. Avvio difficile, ma la risposta è arrivata grazie alla difesa e, a nove secondi dalla fine, alla tripla determinante di Enea Dalla Pozza: l’ultimo arrivato in casa isontina ha mostrato subito come possa essere utilissimo alla causa, con il canestro del definitivo 67-66 che tiene Fogliano nelle zone alte della classifica.