Trieste da sogno: sconfitta la capolista Treviso

La formazione biancorossa interpreta al meglio la gara, in una giornata nel quale il PalaRubini fa registrare il record di spettatori per la Serie A2: 5.660 persone hanno assistito al trionfo biancorosso.

5.660 spettatori – record stagionale in serie A2 – per una partita da sogno: l’Alma-Agenzia per il Lavoro Trieste fa suo il derby triveneto con la De’Longhi, per un 82-66 finale nel quale c’è tanto biancorosso nell’intero arco dei 40 minuti di gioco. Pur senza l’apporto di Roberto Nelson, non entrato sul parquet a causa di uno stiramento alla coscia, i padroni di casa dominano al cospetto della capolista Treviso, blindando definitivamente la pratica-salvezza e rilanciando le proprie quotazioni per un posto nei play-off.

Una pioggia di triple (ben cinque nei dieci minuti iniziali) bagna un primo quarto superlativo dell’Alma: con coach Dalmasson a schierare nello starting-five il classe ’98 Enrico Gobbato, Trieste riesce immediatamente nell’intento di mettere il match sui binari giusti. Parks e Pecile sfiorano la doppia cifra già nel primo quarto, i padroni di casa volano provvisoriamente a +11 sul 21-10, arrivando a toccare 17 lunghezze al 10’ (33-16). La buona lena dal perimetro premia i biancorossi anche nel secondo quarto, quando è una bomba di Bossi a permettere ai padroni di casa di “doppiare” Treviso sul 38-19. La De’Longhi è costretta a rincorrere nel punteggio, continuando a fare fatica sia in attacco (segnano Negri e Rinaldi, ma solo dalla linea della carità) che in difesa: uno spettacolare alley-oop di Bossi per Parks regala il 40-22 ai triestini, che diventa +23 con il 5-0 di parziale ancora inanellato da Parks (47-24).

L’Alma, che chiude i primi venti minuti stellari con un abbondante gap di vantaggio, gestisce le ultime due frazioni con grande maturità: Bossi e Baldasso annullano il ritorno trevigiano in apertura di terzo quarto (56-32) e, pur con una De’Longhi offensivamente più efficiente rispetto a quanto visto nella prima parte della sfida (bene Rinaldi e Powell in pitturato, per il -17 alla terza sirena), Trieste mantiene sempre abbondantemente l’inerzia della partita nelle proprie mani. E’ Pecile, con sei punti di fila, a ridare energia ai biancorossi a inizio di ultimo quarto: le 19 lunghezze di margine a sette minuti dalla fine (70-51) permettono all’Alma di giocare con scioltezza ciò che rimane del match contro la De’Longhi. Malbasa è l’ultimo a mollare per i veneti con quattro tiri liberi di fila (72-55), sul lato opposto un ottimo Canavesi chiude la pratica con una tripla, prima della schiacciata imperiosa a una mano di Parks e di una nuova bomba di Baldasso a poco più di due minuti dalla sirena finale.

Alma-Agenzia per il Lavoro Trieste – De’ Longhi Treviso 82-66 (33-16, 51-20, 64-47)

Alma-Agenzia per il Lavoro Trieste: Jordan Parks 18 (6/12, 2/3), Stefano Bossi 12 (1/3, 3/6), Andrea Coronica, Enrico Gobbato, Andrea Donda, Andrea Pecile 17 (5/7, 1/1), Lorenzo Baldasso 10 (2/3, 2/5), Aristide Landi 5 (1/2, 1/5), Roberto Prandin 11 (4/7 da due), Vincenzo Pipitone, Matteo Canavesi 9 (2/2, 1/2) N.E.: Roberto Nelson. All.Eugenio Dalmasson
Tiri Liberi: 10/13 – Rimbalzi: 28 21+7 (Jordan Parks 10) – Assist: 19 (Stefano Bossi 9)

De’ Longhi Treviso: Ty Abbott 4 (2/3, 0/4), Davide Moretti 9 (2/4, 1/2), Dorde Malbasa 6 (1/2, 0/2), Agustin Fabi, Paolo Busetto, Matteo Fantinelli 3 (1/4, 0/1), Marshawn Powell 14 (5/17, 1/1), Tommaso Rinaldi 12 (4/4, 0/3), Matteo Negri 13 (3/6 da due), Andrea Ancellotti 5 (2/4, 0/2) N.E.: Lorenzo De Zardo, Filippo Spessotto. All.Stefano Pillastrini

Tiri Liberi: 20/29 – Rimbalzi: 49 25+24 (Marshawn Powell 13) – Assist: 14 (Agustin Fabi 4)

Arbitri: Ursi, Gagliardi, Mottola

Spettatori: 5.660