Bellinvia scatenato, Sacile batte Roraigrande

L'Humus supera la più giovane compagine di Freschi, riuscendo a produrre una prestazione offensiva di altissimo rilievo.

L’Humus Sacile vince 88 – 73 contro Roraigrande: in partenza gli humussini mettono subito la testa avanti, catturando buoni rimbalzi in attacco.
C’è tempo per vedere uno spettacolare assist di Varuzza, che in transizione serve un passaggio sotto le gambe di un difensore; i liventini sprecano dalla lunetta (0/5), mentre Lucas e Freschi si mettono in evidenza, ma Roraigrande esaurisce il bonus falli già alla metà del quarto.

L’Humus imposta con Varuzza diverse transizioni offensive, frutto dei recuperi e dei rimbalzi di Bovolenta. Lo stesso Bovolenta, però, commette due falli in due azioni in una fase di gara in cui il vantaggio sacilese è sempre di stretta misura, poi si susseguono svariate palle perse da ambo le parti.

Rorai è scarso in centimetri ma non in reattività: Brecciaroli manda Chiesurin a fare l’ala grande sotto canestro, ed il capitano firma un bel gioco da tre. Nel quarto, il gioco sacilese sembra più organizzato di quello di Rorai ma le basse percentuali non permettono ai padroni di casa di prendere il largo. Entra il Bomben sacilese e subito sigla uno spettacolare tap-in, poi getta alle ortiche un paio di possessi per la troppa foga. L’ennesimo rimbalzo liventino scatena le ire della panchina di Freschi: tecnico. Sacilesi sul +11.

Nel secondo periodo, l’inerzia è dalla parte del roster di Brecciaroli che però quando prova a prendere il largo incappa in errori gratuiti. Intanto Lucas e compagni fanno la loro gara: palleggio e transizione veloce, i pochi centimetri non si vedono e le penetrazioni portano punti e falli. Infatti in questo quarto sono i sacilesi a esaurire il bonus dopo 5 minuti: azioni rapide da dieci secondi l’una ma i tiri sono imprecisi e ne risulta una gara tutta muscoli, riflessi e confusione. Nel frattempo Bellinvia si impadronisce del referto e segna 13 punti di fila (15 nel solo secondo quarto). Freschi decide per la zona e la mossa risulta funzionare forse più per deconcentrazione dei sacilesi (che continuano a spingere ma a sbagliare) che per tecnica di difesa. La tripla di Gri, entrato in palla dopo un primo quarto opaco, arriva nel miglior momento di Rorai. Il parziale del quarto è favore della panchina ospite e solo un paio di soluzioni di astuzia di Bellinvia e Bovolenta consente ai sacilesi limitare la fiammata.

Nella ripresa, Chiesurin suona la sveglia da tre, subito imitato da un ispiratissimo Bellinvia, così arriva il break del +20. I purliliesi sono ancora arroccati sulla 2-3 in difesa perché in effetti, tiri dalla distanza a parte, l’idea sembra funzionare. In attacco per Rorai c’è sempre Lucas, che suona il campanello in 1vs1 o dalla lunetta. Anche Brusadin e Zatti si danno da fare, ma il copione in attacco è sempre lo stesso: transizione veloce e testa bassa in area. I sacilesi, intanto, litigano col canestro e se trovano il centro è spesso al terzo tentativo nella stessa azione. I rimbalzi sono quindi la chiave della partita: se le percentuali sono basse, occorre costruire il maggior numero di tentativi. Proprio gli errori al tiro dei liventini consente agli ospiti di ridurre il vantaggio, ritornato di poco sopra la doppia cifra. L’impressione in avvio di terzo quarto era che l’Humus stesse per spaccare la partita ma a fine, al trentesimo, Rorai è viva e vegeta, sul -9.

Nell’ultimo periodo, Rorai gioca, indipendentemente dallo svantaggio, sempre allo stesso modo e senza alcuna paura. L’Humus sembra aver paura di vincere. Freschi lo capisce e chiede di tentare dalla distanza: i suoi però non sono in serata. Brecciaroli capisce che non servono ricami ma lavoro di forza: Verardo è l’uomo giusto che nel momento giusto trasforma un prezioso gioco da tre punti. Anche Dal Bello e Fabbro si rimboccano le maniche e riportano sul +14 i sacilesi; il lavoro operaio finisce con l’azione della partita: recupero difensivo, transizione, Bellinvia scarica su Fabbro che penetra e confeziona un assist dietro la schiena di nuovo per Bellinvia, che trasforma. Pubblico in piedi, anche per la tensione. A metà del tempo il punteggio è di +14 per i sacilesi. Confusione in attacco di entrambi i quintetti, poi arriva l’espulsione di Dal Moro dopo le proteste per un tecnico a suo carico. Bellinvia ricaccia a -20 i purliliesi, con il solo Lucas a continuare imperterrito il suo monologo: instancabile.

Il resto è cronaca di poco conto che non sposta le sorti della partita fino al definitivo 88-73.

SACILE – RORAIGRANDE   88 – 73

Humus Sacile: Mack, Dal Bello 4, Chiesurin 17, Fabbro 12, Bomben 4, Verardo 2, Mulato, Varuzza 2, Bellinvia 30, Bovolenta 17, Gava ne, Citton ne. All. Brecciaroli
Polisportiva Roraigrande: Dal Moro 5, Rodaro, Lucas 30, Valente, Gri 12, Massarotti, Freschi 9, Zatti 5, Pilat ne, Brusadin 6, Lovatini 4, Bomben 2. All. Freschi

Parziali: 26-15; 50-39; 69-60
Spettatori: 400