Questo pazzo inizio di stagione in serie A2 Est

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Ci sono due squadre in astanteria in attesa della seduta psicanalitica: sono la Tezenis Verona e la Dinamica Mantova, malinconicamente sul fondo classifica rispettivamente con 2 e 0 punti. Ancora una volta il mercato faraonico della due società non vede un proporzionato riscontro sul parquet. Non bastano i 28 ai fianchi del veronese Frasier per abbattere una Piacenza in grado di comandare dal primo minuto e di distribuire la produzione offensiva, con un ottimo contributo della coppia De Nicolao-Infante (27 punti in due). Già desolatamente al palo, gli Stings di coach Martelossi fanno visita alla squadra più devastante del momento, la Segafredo Bologna; un monologo a tinte bianco-nere, fatto di grandi individualità (Kenny Lawson autore di 25 punti e 13 rimbalzi) ma anche di una coralità splendidamente espressa davanti ai 4000 del PalaMalaguti. I 28 punti di scarto finali sono più che una lezione severa, sono il viatico ad una crisi di nervi per Mantova. Segnali forti dai cugini friulani, rigenerati dalla cura “Tra-Ray-Oko” (Traini-Ray-Okoye). L’asfittica creatura che  palesava inconsistenza nei tornei di pre-season, ora vince e diverte, supera gli ottanta punti e asfalta Recanati sotto 22 punti di scarto. Se Ray è il futuro leader, per ora Okoye fa la parte del leone d’Africa (lui è naturalizzato nigeriano): 23 e 11 rimbalzi per una serata in ufficio. La UniEuro Forlì, in attesa del possibile colpo Carraretto, confeziona la sorpresa di giornata andando a battere al fotofinish la forte Treviso. Nonostante le assenze, il gruppo di coach Garelli si fa trascinare dal duo americano Blackshear-Crockett (41 punti in due) e da un PalaFiera gremito, mentre per i veneti rimane ancora un’incognita il rendimento sull’ottovolante del duo statunitense; per Pillastrini comunque buone risposte dal gruppo degli italiani. Vola a sorpresa l’Aurora Jesi, capace di prendersi tutti i finali punto a punto, come nell’ultimo match contro Imola. Anche in questo caso il primato a punteggio pieno è figlio di una scelta azzeccata degli stranieri (Bowers e Davis 42 punti in due), e da una sorprendente gestione tattica di coach Damiano Cagnazzo. Il PalaDozza rimane “IL” fattore per la Kontatto Bologna incerottata di coach Boniciolli, il detonatore per generare energie insospettabili in un gruppo orgoglioso che supera alla distanza una solida Ravenna. La “green-line” delle meraviglie, Candi-Montano-Campogrande, confeziona 48 punti di grande importanza, a supporto del consueto duo Manicelli-Knox (32 punti in due). Debordante successo infine per la Bondi Ferrara contro gli Sharks Roseto in attesa del lungo Sherrod, con 36 (!) punti di Bowers.