L’opinione di Attila Frizzo: basket “ciapanò”

Uno dei giochi più difficili nelle moltissime trattorie triestine dell’altro secolo era il tresette ciapanò. L’incontro di basket Trieste – Chieti mi ha riportato alla memoria l’antico gioco delle carte, il ciapanò che premia il competitore che riesce a non far punti, situazione pari e patta del quintetto giunto da Chieti che prima di firmare un canestro ha sperperato ben diciotto esecuzioni consecutive da ogni dove ma sicuramente fuori dal cerchio del canestro !
E’ pacifico che gli errori degli avversari dei biancorossi sono stati dovuti anche alla buona difesa praticata dalla gang triestina, formazione che ha visto finalmente tra i primi cinque sul parquet Capitan Coronica.
Oltrechè allo sperpero nei tentativi a canestro svetta quanto è occorso per le fasi di attacco dei boys di Dalmasson che hanno sempre superato gli avversari sia nell’uno contro uno che a rimbalzo.
Molto positive sono state le prove di Green e di Pipitone, attento sia all’apertura dei contropiedi che nell’anticipare gli smarriti lunghi avversari che sembravano transitare su un campo minato anzichè su un rettangolo ben distinto.
La prova, realmente ai minimi termini, di Chieti non lede la buona prestazione di Coronica e compagni che però hanno dimenticato di fornire a Parks un numero accettabile di palloni giocabili, il salterino del team triestino anche se relegato nel ruolo di ala forte non può limitarsi alla siglatura di soli cinque punti. Far giocare entrambi i due stranieri è compito dello staff tecnico del sodalizio triestino, anche perchè Chieti non è la sola squadruccia del torneo ma è in ottima compagnia con Recanati, Imola, Mantova e Verona quest’ultima che allestita quale corazzata sembra essere un natante di leggera stazza, constatato che si è fatta battere in casa realizzando la pochezza di 61 punti e che delle tre gare disputate ha fatto sua solamente una.
All’inizio del torneo quelli che di basket sanno tutto e che hanno vissuto in condizioni ottimali anche finanziarmente parlando, sostenevano che la A2 Gold è pari, se non superiore, alla serie A foriera quest’ultima di eredità NBA, eventi portati da cestisti giunti dall’Est e Ovest d’Europa.
La Pallacanestro Trieste 2004 ha adesso in programma due trasferte consecutive, la prima a Verona – teoricamente trasferta da concludere vittoriosamente – e Bologna, gara quella di Bologna tutt’altro che facile anche se non impossibile.
Nelle due gare si vedranno segnali molto indicativi per il quintetto della città di San Giusto che ha maramaldeggiato su Chieti, permettendosi anche di mandare in campo i cestisti della linea verde che hanno risposto positivamente, ma soprattutto i biancorossi hanno ottenuto il brillantissimo risultato di portare 4200 presenze al Palarubini per la gara della riscossa.

Attila Frizzo