Energy Lab Falconstar e la “maledizione” playmaker: Marcetic KO

Il playmaker sloveno ha subito la rottura del tendine d'achille: i cantierini potrebbero rivederlo appena in primavera.

Non c’è stato nemmeno il tempo di esultare per la prima vittoria esterna della stagione, un successo che porta la Energy Lab Falconstar a due punti da quella vetta ora occupata da Jesolo, ospite domenica alla Polifunzionale.

La gioia è stata totalmente cancellata dal grave infortunio che terrà lontano dal campo per diversi mesi Marko Marcetic, uscito dolorante dopo soli 41” di gioco a Dueville. La risonanza magnetica effettuata ieri in serata ha spento anche le residue speranze che quel dolore improvviso al tendine d’Achille potesse in realtà essere qualcosa di diverso dal classico sintomo della rottura. E invece è proprio rottura del tendine il responso medico.

“Scutiero lo scorso anno, Marcetic adesso, è una vera maledizione, possiamo chiamarla la maledizione del playmaker – commenta coach Franceschin subito dopo aver saputo l’esito della risonanza – ho appena sentito Marko, è molto giù di morale anche perché è il primo infortunio grave della sua carriera. Allo stesso tempo però mi ha detto di voler affrontare l’operazione il prima possibile per iniziare subito il recupero. Sappiamo che il percorso sarà lungo ma speriamo di poterlo riavere in primavera, prima della fine della stagione. Nel frattempo ci inventeremo qualcosa, abbiamo le risorse tecniche per farlo”.

Scutiero tornerà il titolare del ruolo e se è vero che anche lui è alle prime partite dopo essere rientrato da un lungo stop, è anche vero che la gara di Dueville lo ha visto in campo per 36’ su 40’, nei quali ha fornito un contributo determinante. Dopo un normale momento di sbandamento successivo all’uscita di Marcetic, con Dueville capace di scappare 16-0, la Falconstar si è riportata sotto e nella ripresa ha definitivamente ritrovato il suo ritmo, concedendo solo 15 punti in 20’ all’attacco di casa. I 56 punti subiti sono in media con quelli concessi a Oderzo e Codroipo nelle due vittorie casalinghe.

“L’avvio è stato molto negativo – racconta il tecnico triestino – abbiamo attaccato senza raziocinio, tirando solo da tre punti con soluzioni fuori equilibrio che ci hanno esposto a canestri facili in contropiede. Sicuramente l’uscita di Marcetic ci ha creato confusione, ma subire un 16-0 senza segnare per 5’ è troppo, una cosa che domenica contro la capolista non ci possiamo assolutamente permettere. La dimostrazione è che, dopo, è bastata un po’ più di logica per rientrare, e poi staccarci quando abbiamo messo in campo l’intensità difensiva giusta. Se devo bacchettare i ragazzi per l’inizio, devo anche far loro i complimenti per come sono stati capaci di interpretare con intelligenza e maturità delle mosse tattiche che in allenamento non avevamo nemmeno provato”.

Petrovic, Scutiero e Miniussi sono stati i protagonisti in attacco, ma altri lo sono stati in difesa, da Tossut a Moretti. “Devo fare un plauso a Max – conclude il coach – era reduce dall’influenza e non poteva essere lucido al tiro, ma si è spremuto in difesa con grande disponibilità e spirito di sacrificio, e questi sono segnali molto positivi che mi arrivano dal gruppo”. Moretti ha recuperato in extremis, Bonetta invece ha provato la tenuta del polpaccio in riscaldamento ma si è preferito non rischiarlo, e la scelta è stata azzeccata, specie alla luce di quanto successo. Una fetta di regia probabilmente toccherà anche a lui nei prossimi mesi.