Olimpia tre quarti in partita, poi è monologo Olympiacos

Olimpia Milano che testa la sua solidità europea a casa dell’Olympiacos dell’ex Daniel Hackett, con la serenità di avere fieno in cascina guadagnato nelle prime due uscite continentali. Primo tempo con la squadra di Repesa a palesare qualche amnesia difensiva, con dieci giocatori dieci greci beneficiati offensivamente. Anche Repesa con un tecnico cerca di far capire che per vincere in un campo del genere è necessario non indietreggiare di fronte a nulla; Spanoulis il solito metronomo, Hackett ispirato  e Gentile in un’ottima versione europea. Squadre all’intervallo con i padroni di casa avanti 46-41, e l’amara sensazione che l’EA7 poteva fare qualcosina di più.

Sempre un uomo solo al comando con il n. 7 in maglia Olympiacos; le penetrazioni fanno male ma Olimpia a contatto grazie al trio balcanico Simon-Dragic-Raduljica. Farraginoso attacco meneghino, tanti errori però da oltre l’arco per i padroni di casa: 60-54. Kruno Simon è il leader milanese dal primo giorno, cinque punti di fila per rimettere a contatto i suoi, anche coadiuvato da un buon Raduljica; il finale della terza frazione è una mezza sentenza griffata Green: doppia tripla e 70-61 sul tabellone. Vola la squadra di casa sull’inerzia conquistata a fine quarto, ancora Green manda sopra la doppia cifra i suoi; Alessandro Gentile prova con soluzioni estemporanee a ricucire lo strappo ma sembra che il match sia saldamente nelle mani greche: 78-63. Ultimi cinque minuti senza grossi sussulti, con Repesa a gestire i top player nell’ottica del doppio confronto e tabellone a sentenziare il 91-81 finale. Non è tempo di processi o approfondimenti ulteriori, fra due giorni c’è già il Real Madrid per Cinciarini e soci.

RB