Trieste si spegne al secondo quarto, la Virtus passa comodamente

Si temeva un calo psicologico, e così è stato: partita "mentalmente" chiusa già alla seconda frazione.

Trieste incontra la formazione più ostica di tutto il campionato dopo un derby importante ma molto “esigente” dal punto di vista delle energie psicofisiche.

I quarto
Il quintetto inedito dei giuliani (Prandin, Baldasso, Green, Parks e Da Ros) non parte nel migliore dei modi, ma si rifà sotto nel punteggio a metà quarto grazie a qualche buona difesa (12-9 Virtus). Le “V” nere concedono qualche ingenuità in più e qualche palla persa di troppo: la coppia Da Ros – Cittadini ne approfitta propiziando il +1 che conclude la prima frazione (20-19).

II quarto
Trieste soffre a rimbalzo ma compensa stringendo le fila e trovando un’àncora offensiva in Pecile. Bologna sta fiaccando gli avversari grazie alle incursioni di Rosselli (già 8 punti) e costringendo Dalmasson a ruotare molto i suoi uomini, spesso appesantiti dai falli personali. L’attacco dell’Alma si riassume in incomprensibili sassate da oltre l’arco, non solo frutto della zona virtussina ma colpa di una debacle psicologica collettiva: la Segafredo dilaga in un secondo quarto disastroso per Trieste, sotto di ben 16 punti all’intervallo (43-27).

III quarto
Lawson sembra un novello Efesto (7/7 da due): forgia pentole, coperchi, maniglie e quanto possa servire alla Virtus per ricacciare lontano i timidi ospiti (nonostante due stoppate magistrali di Parks). Trieste fa troppo poco per allestire una rimonta che si può dire tale, soprattutto quando Rosselli e Lawson sedevano in panchina per rifiatare. Il tabellone dell’Unipol Arena recita 57-42 per i padroni di casa.

IV quarto
Il quintetto di Dalmasson, bisogna dire la verità, non molla la presa ma questa volta la volontà non basta: la “classica” tripla con tabella non dichiarata è un ottimo presagio per i tifosi virtussini. La più solida e cinica Segafredo comanda 66-53 a tre minuti dalla sirena finale, mentre l’Alma getta al vento tutte le occasioni per tornare sotto la doppia cifra, non smentendo il più consueto mal di trasferta.


Segafredo Bologna 76 – 63 Alma Pallacanestro Trieste

Virtus Segafredo Bologna: Rosselli 18, Umeh 13, Lawson 17, Spissu 10, Oxilia 4, Spizzichini 2, Michelori 7, Penna 3, Pajola 2, Ndoja ne, Petrovic ne. All. Ramagli
Alma Pallacanestro Trieste 2004: Green 15, Da Ros 4, Parks 9, Prandin 6, Cittadini 15, Bossi 5, Pecile 7, Coronica 2, Baldasso, Simioni, Ferraro ne, Gobbato ne. All. Dalmasson