Michele Paoletti (Ambalt Recanati): “Crediamo ancora nella salvezza”

Il general manager del team leopardiano fa le sue considerazioni in merito alle ultime sconfitte della sua squadra, puntando il dito anche contro alcune decisioni arbitrali avverse.

Poche ore per riflettere e pensare al passato. Chieti è già un ricordo e l’Ambalt Recanati deve già concentrarsi per la Dè Longhi Treviso che farà visita al PalaPrometeo Estra “L.Rossini” domani alle ore 18.00 per la 12° giornata di campionato. La squadra non può certo fermarsi a piangere sul latte versato, deve far tesoro degli errori commessi anche al PalaTricalle e guardare solo avanti. Nel frattempo c’è comunque chi può soffermarsi su certi aspetti, fare chiarezza sulla situazione attuale e alzare la voce contro alcuni episodi che si stanno ultimamente verificando con preoccupante continuità.

A parlare è il GM gialloblu, Michele Paoletti, che esce allo scoperto dopo la trasferta di Chieti dove si sono ancora verificati episodi penalizzanti nei confronti dell’Ambalt dal punto di vista della direzione arbitrale.
“Tendo innanzitutto a precisare – riferisce lo stesso Paoletti – che in Società non diamo niente per perso, anzi crediamo fermamente nella salvezza e, perché no, anche in quella diretta. La strada è ancora lunghissima e riteniamo che l’obiettivo si possa raggiungere. Per farlo comunico sin da ora che la Società, se la guida tecnica lo ritenesse, sarebbe pronta ad intervenire sul mercato di gennaio per apportare quei correttivi utili per raggiungere la permanenza in A2.”

Precisata la ferma convinzione che la Società leopardiana è ancora ben determinata nel poter raggiungere l’obbiettivo salvezza, Paoletti passa all’attacco contro chi ultimamente vede nell’Ambalt la squadra materasso e contro la quale tutto è lecito.
“Se qualcuno pensa – prosegue il GM leopardiano – che siamo ormai spacciati e crede di farsi gioco di noi domenicalmente, sbaglia di grosso. Siamo stati finora in silenzio dopo i tanti episodi avversi nei nostri confronti con decisioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato. Cito soltanto gli ultimi in ordine di tempo, come il numero spropositato di tiri liberi effettuati dai nostri avversari nella partita persa di 3 contro Trieste, ovvero 45 totali e ben 28 nell’ultimo quarto: un record nazionale! Contro la Virtus Bologna, gara persa in volata, ci è stato sistematicamente fischiato tutto contro nel momento finale e decisivo, mentre domenica scorsa a Chieti è andato in scena il teatrino dell’impossibile. Abbiamo subito un autentico ‘pestaggio’ dalla prima azione e lo affermo dopo aver rivisto gli episodi che hanno confermato, anzi amplificato, le sensazioni di rabbia avvertite in campo.

Reynolds ha commesso cinque falli compresi i due antisportivi per reazione ed il fallo tecnico per un gesto al pubblico, ma è stato portato a questa situazione dopo una gara esasperante, in cui è stato scientemente  picchiato sin dalla prima azione. Aggiungiamo anche che Spizzichini, entrato per rilevare Reynolds, è stato colpito al volto senza nessuna sanzione nei confronti di chi ha commesso quel gesto. Un episodio che di fatto ha tolto di mezzo il nostro giocatore, costretto a dei punti di sutura e addirittura rischia di non esserci domenica prossima. Se basta, come ha fatto qualcuno, sfogarsi sui giornali per avere un trattamento di favore la domenica successiva, lo faremo anche noi. Non è nel nostro stile, ma se serve siamo pronti anche a cambiare questa nostra virtuosa abitudine per non passare da fessi ogni domenica. Il fatto di essere una Società seria, che fa fronte regolarmente, anzi spesso in anticipo, ai propri obblighi con tesserati, Federazione e Lega, ci dà il diritto di pretendere che i nostri atleti siano tutelati al pari degli altri. Vogliamo un trattamento equo, così non può più continuare”.