Green “sbrocca”? Un bel segnale!

Il tuttofare dei Warriors, dopo la sconfitta con Memphis, dichiara: "In questo momento, non siamo una squadra da titolo".

Nella notte fra il 6 e il 7 gennaio i Warriors hanno vanificato un vantaggio di 24 punti perdendo al supplementare contro Memphis. Nei minuti finali del tempo regolamentare, Green è sbroccato dopo aver appreso che Durant avrebbe gestito un possesso importante con l’isolation:

https://www.youtube.com/watch?v=wGYSkJEATo0

Poi, nella conferenza stampa, lo stesso n. 23 ha ammesso: “Sono contento di aver perso. Non siamo una squadra da titolo in questo momento”.

Mentre in molti stanno puntando il dito su presunti malumori interni, su una presunta “frenata psicologica” di Golden State, io ci vedo un aspetto del tutto positivo: in altri anni, questioni simili non avrebbero avuto un’eco smisurata e parimenti sarebbero state risolte all’interno delle quattro mura della locker room (spogliatoio, ndr).

Pur non appoggiando la foga spesso priva di controllo del giovane ex Michigan State, credo che il suo discorso e il suo atteggiamento dopo la sconfitta sia un segnale di maturità e possa costituire uno stimolo anche per i suoi compagni. Sempre che Kerr, Durant e Thompson (o chi “comanda” nella squadra) accettino che Green faccia da portavoce e accettino le sue esuberanze sul parquet.

Se dovesse riuscire a veicolare il suo agonismo con l’acume di un Rodman, questo factotum del rettangolo di gioco potrà essere una pedina decisiva (nel bene, non come nelle Finals 2016) per i suoi Warriors.

 

Rajone