
Ritorna, come ogni martedì, il quintetto ideale della settimana: andiamo subito a vedere da vicino le prove e le cifre di coloro che hanno vestito i panni dei protagonisti nelle rispettive squadre, durante l’ultimo weekend cestistico regionale.
PLAYMAKER: la menzione come regista della settimana non può non andare a Mauro Pinton (GSA Apu Udine). Sembra passato un secolo da quando, giovanissimo, esordiva in Serie B a Mestre: di acqua n’è passata sotto i ponti e Pinton è riuscito a toccare vette importanti, come la Serie A. Questo playmaker di 185 centimetri classe 1984 è approdato in estate alla corte di coach Lino Lardo come polizza assicurativa in cabina di regia, un’alternativa preziosa alla verve ed alla gioventù di Marchetti, che in tanti casi può rivelarsi utile. Contro Crema, ad esempio, la sua bomba nel tempo supplementare ha fatto esplodere di gioia il Benedetti: canestro del 64-61 e vittoria importante per la compagine bianconera, che ha avuto una prova da 13 punti (2/2 da due, 3/10 nelle triple) e 4 assist da parte dell’esperto playmaker.
GUARDIA: Paolo Graziani (Calligaris Corno di Rosazzo) è stato spesso abituato a cantare e portare la croce. Quest’anno, stante l’assenza iniziale di Daniel Tonetti, questo suo “ruolo” ha assunto un carattere ancora più evidente: esterno prettamente difensivo, ha però ottime mani anche per attaccare ed infatti si sta prendendo molte responsabilità all’interno dei giochi di coach Luca Cittadini. Nella trasferta di Padova, contro l’Unione Basket, è stato il protagonista dell’ultimo quarto, nel quale ha firmato ben 15 dei suoi 22 punti complessivi. Le sue cifre sono di assoluta concretezza: 6/6 da due, 3/8 nel tiro pesante, oltre a 4 rimbalzi e 4 assistenze per un complessivo 27 di valutazione; a 34 anni, Graziani è nel pieno della maturità ed ha il merito di essere sempre rimasto in forma, da professionista qual’è.
ALA PICCOLA: Andrea Schina (Don Bosco Trieste) è decisamente il miglior “3” dell’ultimo weekend cestistico. Il tuttofare dei salesiani, nella partita con Codroipo, recitava il ruolo dell’ex: e mai “ex” fu più velenoso per la compagine friulana, visto che Schina ha confezionato una partita da 27 punti, di cui 11 nel solo primo periodo, ma anche 8 falli subiti, 7 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi per un complessivo 37 di valutazione. Il suo letale mix di tiri dalla media distanza, penetrazioni e canestri ravvicinati è stato un vero e proprio rebus per coach Daniele Portelli, che non è riuscito a trovare una soluzione efficace per arginarlo. Alla fine, la prestazione di Schina è stata utilissima per un Don Bosco che esce momentaneamente dalla serie negativa di tre sconfitte e rilancia le proprie quotazioni, vincendo 76-74 contro una Bluenergy che comunque non è mai un cliente facile da affrontare.
ALA FORTE: come si può inserire nel quintetto ideale della settimana un giocatore che segna solo quattro punti? Ma, ovviamente, perchè sa rendersi utile in ben altri campi: la menzione come “4”, questa volta, va a Riccardo Baldan (Geatti Basket Time Udine), giocatore di 188 centimetri classe 1993. Quando i centimetri non contano, perchè il cuore di Baldan va ben oltre qualsiasi ostacolo. Contro la Lussetti Servolana, i “canarini” udinesi si prendono una bella vittoria, con un +19 finale costruito sull’intensità difensiva e l’agonismo e Baldan ha recitato il ruolo del protagonista; per l’ala di coach Di Leo, infatti, ci sono stati 10 rimbalzi arpionati, di cui ben 7 in attacco, e 8 palle recuperate. Sulle giocate di energia di Baldan, la Geatti ha costruito le proprie fortune, guadagnando in entusiasmo e riuscendo ad avere la forza per conquistare i due punti.
PIVOT: saremo ripetitivi, lo sappiamo, ma quando un giocatore assicura un rendimento così alto non lo si può non citare. Sasa Mucic (Ardita Gorizia) sta dimostrando il perchè, per molti anni, ha giocato da professionista in varie leghe europee: è salito di categoria, ma la Serie C Gold ancora gli va stretta. A Oderzo, la sua squadra affrontava un team forte di due lunghi di assoluto livello come Basei e Raminelli: la risposta di Mucic? Una difesa che ha arginato la coppia veneta ad un complessivo 7/25 dal campo, riuscendo a non farli mai essere decisivi, oltre ad agguantare 10 rimbalzi ed a servire 2 assist. Ah, si, dimenticavamo: ha segnato pure 29 punti (8/14 da due, 3/6 da tre, 4/5 ai liberi), che non fa mai male…
SESTO UOMO: Martin Ridolfi (Jadran Trieste), ovvero la “mitragliatrice umana”. Questo giocatore di appena 180 centimetri classe 1996 è una vera e propria dinamo umana, che sa dare scosse di energia importante e solitamente è molto efficace in contropiede e transizione. Questa volta, invece, si è reso utile sotto altri aspetti, anche perchè lo Jadran, nel derby con Spilimbergo, ha perso per infortunio dopo tre giri di lancette Daniel Batich: spazio allora al giovane Ridolfi, che in 24 minuti ha prodotto ben 21 punti, frutto di un ottimo 5/8 nelle triple, 2/2 da due e 2/2 ai liberi. Lui che non è un tiratore puro ha dimostrato di poter essere molto pericoloso anche dalla lunga distanza e lo Jadran si è giovato della sua prestazione, vincendo 63-74 su un parquet che si stava rivelando ostico.
COACH: Roberto Ciman, allenatore della Coop Casarsa, è sicuramente il coach che si merita la menzione settimanale, visto il rendimento dei suoi ragazzi nella sfida con Cussignacco. A parlare è solo il risultato sul campo, dove la squadra della Destra Tagliamento ha incamerato un netto +40 che non lascia attenuanti: 85-45 il risultato finale, prova di forza sia in difesa che in attacco per i biancorossi, che sono stati condotti al meglio dall’esperto tecnico.