Il PalaBigot di Gorizia è stato spesso teatro di derby, con annesse imprese, per la Falconstar.
Dovesse vincere domani (domenica) contro l’Ardita (palla a due alle 18) il termine impresa sarebbe probabilmente esagerato, ma senz’altro sarebbero due punti importanti, specie perche’ seguirebbero quelli conquistati in trasferta con lo Jadran e permetterebbero alla truppa di coah Franceschin di arrivare lanciati alla sempre sentita sfida con Corno nel prossimo weekend.
“Quella con l’Ardita è una gara che affrontiamo con molta concentrazione e altrettanta tranquillità – spiega il tecnico della Energy Lab – il fattore-campo li favorisce quindi abbiamo tutto da guadagnare dal match. Arriviamo alla sfida dopo il turno di riposo, c’è il rischio di aver perso un po’ di ritmo partita ma contava sfruttare la sosta per lavorare bene e recuperare energie”.
Il programma di lavoro è stato impostato in un’ottica generale, non tanto per pianificare le mosse per la gara, da una parte perché l’Ardita non ha segreti per la Falconstar, dall’altra perché contro una squadra dal talento smisurato come quella di coach Busolini il mantra può essere soltanto uno. “Difendere come delle iene – usa proprio questo termine il coach triestino – contenere l’uno contro uno sia dal palleggio sia quando l’Ardita porterà i suoi molti centimetri a giocare spalle a canestro”.
Di contro, la Energy Lab potrà usare l’arma della velocità, con le corse di Bonetta e compagni. “Sarà sicuramente una partita che si giocjerà molto sul ritmo – conferma coach Franceschin – non dobbiamo farci trascinare nella loro ragnatela col rischio di andare fuori giri. Se sarà possibile costruire tiri nei primi 6” dell’azione bene, altrimenti dovremo eseguire i giochi con pazienza scegliendo i tiri che vogliamo noi e no quelli che tenderanno a concederci loro visto che ci lasceranno sicuramente qualche tiro aperto. Infine dovremo tenere a rimbalzo visto che con Casagrande da numero 3 l’Ardita è una squadra che può fare molto male a rimbalzo offensivo”.
Falconstar senza problemi dal punto di vista delle disponibilità, per due settimane Franceschin e Maran hanno potuto lavorare al completo.
