San Daniele, per la trasferta a Pordenone coach Sgoifo predica prudenza

L'allenatore dei collinari guarda con diffidenza all'appuntamento con il PalaCrisafulli: "Da verificare la presenza o meno dei loro americani e coach Bosini è uno da cui imparare".

Settima giornata di Campionato per la Serie C Silver del comitato Friuli Venezia Giulia e primo quarto di stagione ormai quasi andato: con la vittoria casalinga di sabato Il Michelaccio San Daniele si trova al secondo posto in classifica, a soli due punti dalla capolista Bor Trieste, appaiato con Ubc Udine, Breg San Dorligo della Valle e Trevisan Latisana.

Ad attendere Capitan Pellarini e compagni, domenica alle ore 18.00, la giovane squadra del Pienne Sistema Basket Pordenone: compagine che, dopo cinque partite, avendo già disputato il turno di riposo, si trova in fondo alla classifica con quattro sconfitte e una vittoria.

Un impegno apparentemente facile per il San Daniele, ma Coach Sgoifo predica attenzione e concentrazione: “Questo Campionato ci ha già dimostrato che ogni partita nasconde le sue insidie e che, se si scende in campo molli, deconcentrati e “presuntuosi”, anche la partita sulla carta più facile può diventare un ostacolo insormontabile. La sconfitta in casa con la Geatti spero ci sia servita da lezione e quindi credo non serva dire che a Pordenone dovremo scendere in campo motivati e determinati, per fare le nostre cose, sia in attacco che in difesa, al mille per cento. Giocare al Forum poi è sempre un piacere e un onore e vanno rispettati la Società che sta cercando di far ripartire, con i giovani, tutto il movimento cittadino e questo allenatore, Paolo Bosini, un “Maestro” per tanti allenatori come me.

Queste sono le classiche partite dove fondamentalmente si ha tutto da perdere, oltre al fatto che non mi meraviglierei se in settimana i pordenonesi riuscissero a tesserare qualche nuovo giocatore per risalire la china. In più c’è l’incognita “americani”, un fattore che in caso di presenza o meno, può cambiare completamente le sorti di una partita. Tante trappole quindi che dovremo essere pronti a superare, con la voglia di giocare insieme e sacrificarci l’uno per l’altro, su entrambi i lati del campo.”

Sara Puntel