Troppa differenza fisica: la Falconstar dura un quarto a Caorle

Coach Franceschin analizza la sconfitta e vede, soprattutto, uno scollamento fra i reparti: l'attacco non è mai riuscito a sostenere la difesa e viceversa.

Il tiro dalla media di Andrea Colli.

Troppo forte Caorle, squadra apparsa attrezzata per il salto di categoria. I timori della vigilia si sono trasformati in realtà sul parquet del PalaMare, con la Energy Lab Falconstar che non è riuscita ad arginare lo strapotere fisico dei veneti, e non solo quello di Bjegovic e Cresnar, i due sloveni che hanno fatto il vuoto con canestri, rimbalzi e stoppate.

E’ stata una gara tutta passata a rincorrere, con i monfalconesi che sono riusciti a restare aggrappati a Caorle nel primo quarto con i canestri di capitan Benigni e lo sprazzo di Scutiero (7 punti consecutivi) ma che poco hanno potuto fare dalla seconda frazione in poi. “Sapevamo che dal punto di vista della fisicità Caorle è su un altro pianeta rispetto a noi – spiega coach Franceschin – è un dato oggettivo, così come va riconosciuto che non hanno solo chili e centimetri ma anche talento puro. Detto questo, nessuna partita è ingiocabile e al di là di questa differenza, avremmo comunque dovuto giocare una partita migliore”.

Al di là delle prestazioni dei singoli, due, in particolare, gli aspetti di squadra che sono mancati nella partita dei biancorossi, il gioco corale e uno scollamento tra i reparti: l’attacco non è mai riuscito a supportare adeguatamente la difesa, e viceversa. “Quando abbiamo costruito due o tre buone azioni offensive consecutive, trovando la via del canestro, non siamo riusciti a concretizzare un break favorevole perché siamo mancati in difesa – conferma il tecnico triestino – in generale però anche quando abbiamo fatto bene in attacco, è stato grazie a un gioco un po’ troppo legato alle individualità”. E’ un passo falso che, pur essendo il terzo consecutivo, non va drammatizzato, tanto più che è stata l’unica gara sin qui giocata nella quale si è vista una Falconstar veramente in difficoltà. Motivo in più per tornare a lavorare forte in palestra in vista delle prossime gare. “I ragazzi stanno lavorando tanto e bene in palestra, non dobbiamo abbatterci – conclude Franceschin – dopo tutto abbiamo 6 punti in classifica, ma se ne avessimo 10, pensando alla gara persa ai supplementari con Arzignano e a quella buttata con Corno, non avremmo rubato nulla, e saremmo nella metà alta della classifica”.