Il “caso – Johnson”: la FIP risponde alla Pallacanestro Cantù

Polemica sul visto del giocatore ex Pistoia: alcune società hanno inviato alla Lega richiesta di spiegazioni.

La Federazione Italiana Pallacanestro in riferimento al comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società Pallacanestro Cantù precisa che quanto rappresentato non corrisponde al vero poiché il Segretario Generale della FIP ha formalmente risposto nei giorni scorsi ad una richiesta pervenuta dalla società rappresentando che la FIP non avrebbe avuto contrarietà alcuna a verificare la possibilità di tesserare l’atleta JaJuan Johnson, fermo restando che sarebbe stata richiesta la disponibilità della Lega di appartenenza ed era quindi ovviamente implicito che qualora si fosse dovuto dare un’interpretazione alla norma questa non poteva essere di sua competenza.

Preso atto della contrarietà e delle obiezioni interpretative svolte dalle stesse società sportive partecipanti al Campionato di Serie A, la FIP per rispettare il necessario principio di equità nei confronti di tutte le società, ha doverosamente rimesso la questione alla Corte federale organo preposto a dare interpretazioni alle norme regolamentari e statutarie.

Pertanto si ritiene intollerabile e irrispettoso delle regole e delle procedure vigenti la presa di posizione della Pallacanestro Cantù, la quale ritiene di poter vantare diritti sul semplice presupposto di una rappresentata disponibilità alla verifica della applicabilità di una norma così come era stata richiesta.

A tale proposito, la FIP doverosamente seguirà la procedura rappresentata nella lettera inviata alla Pallacanestro Cantù essendo l’unica percorribile e non certo si può ritenere spaventata o preoccupata di attribuzioni di responsabilità che abbiano causato danni per aver semplicemente seguito l’iter previsto dalle norme vigenti.

Quanto affermato dalla Pallacanestro Cantù lo si ritiene irrispettoso delle funzioni sia dei soggetti sia della posizione di terzietà che la Federazione deve sempre mantenere e per questi motivi si dichiara assolutamente tranquilla e pronta a rappresentare dinanzi a qualsiasi autorità le proprie ragioni.