Matija Batich, “il professore” porta a scuola gli avversari

Il playmaker dello Jadran Trieste è stato determinante nel derby di giornata, in Serie C Gold: lo Jadran esulta "coccolandosi" questo atleta classe 1994 che oramai è un vero e proprio leader.

Matija Batich è stato il grande protagonista contro la Calligaris Corno di Rosazzo.

Rieccoci pronti con l’appuntamento del martedì dedicato al quintetto base della settimana: andiamo a vedere anche questa volta chi è stato il protagonista del weekend, chi ha accumulato cifre interessanti e chi ha aiutato in maniera sensibile la propria squadra a vincere la partita in programma. Siete pronti?

PLAYMAKER: Matija Batich (Jadran Trieste) ha forse confezionato la prova più dominante da quando veste la maglia del sodalizio carsolino. E lo ha fatto in occasione del derby contro la Calligaris Corno di Rosazzo: il “fratello minore”, in assenza di Daniel, sta avendo un minutaggio decisamente più esteso ma contro i seggiolai ha davvero esagerato, dominando ogni pariruolo avversario e riuscendo ad essere presente in ogni zona del campo. Certamente le percentuali non sono magari state perfette (4/10 da due, 2/6 da tre, 3/4 ai liberi), ma sono state bilanciate da una prova a tutto tondo: il playmaker classe 1994 ha infatti collezionato 17 punti, 12 rimbalzi (non pochissimi per un giocatore che non tocca il metro e ottantacinque), 4 recuperi e 4 assist, per un maestoso 27 di valutazione.

GUARDIA: Fabio Baccino (Fluid System 80 Tarcento) è l’uomo del giorno nel ruolo di guardia; la sua Tarcento vince di misura il confronto con Caorle, con una bella resistenza contro una formazione assolutamente competitiva che può contare sul perticone Cresnar, sul realizzatore Bjegovic e soprattutto sul veterano Zatta, uno che queste categorie le mastica a memoria. Proprio quest’ultimo era l’avversario designato di Baccino, che è però stato bravo a vincere il confronto diretto soprattutto nel finale: oltre infatti ai 17 punti (5/10 da due, 2/5 da tre, 1/2 ai liberi) messi a segno, agli 8 rimbalzi ed ai 5 assist, ha anche recuperato 3 palloni, l’ultimo dei quali è stato determinante perchè “scippato” proprio a Zatta, che aveva l’occasione per pareggiare la partita. Questa guardia classe 1991, negli anni passati, ha avuto molta sfortuna a livello fisico ma ora sembra che sia definitivamente uscito dal tunnel e sta aiutando i biancoverdi a rimanere in testa alla C Gold Veneto.

ALA PICCOLA: Luca Starc (Kontovel) è il miglior “3” della settimana, lui che pure in realtà sarebbe una guardia pura. Nato nel 1990, altezza 185 centimetri, è un giocatore che può dare il meglio di sé in penetrazione ma che sta crescendo anche con il tiro da fuori: contro Perteole si è preso delle belle responsabilità e non ha fallito, dando l’impressione anche di non aver paura di nulla. In una compagine giovane com’è quella allenata da Svab, un giocatore di 25 anni può autodefinirsi comodamente un “veterano”: ebbene, nel +25 su Perteole Starc ha giocato come tale, visto che ha chiuso con 21 punti a referto, frutto di un ottimo 9/11 da due e 1/2 da tre punti. Non è mai andato in lunetta, ma non è nemmeno servito: il Kontovel ha letteralmente “strapazzato” la formazione friulana e si è aggiudicato un referto rosa molto importante.

ALA FORTE: il miglior “4” della settimana è Jacopo Dijust (Il Michelaccio San Daniele del Friuli), che può definirsi decisamente l’acquisto più azzeccato nella stagione dei collinari, fino a questo momento. Si, perchè “Rouge” ha dato al telaio di coach Sgoifo quel qualcosa in più a livello di agonismo e grinta dentro al pitturato, oltretutto aumentando anche il potenziale offensivo visto che può farsi vedere in maniera costante vicino al ferro. Dopo anni a Cervignano, Dijust ha cambiato squadra ma non ha cambiato attitudini: rimane sempre un grande leader spirituale e, contro il Bor, lo ha dimostrato. Di fronte a giocatori più alti o atletici non ha fatto una piega, ha giocato come sa ed ha prodotto, oltre alla solita mole di lavoro sporco dentro l’area e rimbalzi toccati o arpionati, anche 25 punti. Una prova al di sopra della sua media, che ha spinto San Daniele al +20 conclusivo.

PIVOT: Diego Nata (Bluenergy Codroipo) si conquista la menzione settimanale nel ruolo di pivot. Il giocatore classe 1993 di coach Portelli, contro l’Ubc Udine, ha letteralmente apparecchiato la tavola nel pitturato: si trovava di fronte una coppia formata da Alberto Bianchini e Alessio Zakelj, entrambi giocatori che hanno centimetri e chili per opporsi al centro di Portelli, ma lui non ha avuto alcun problema nel collezionare numeri importanti. Una “doppia doppia” da 16 punti e 20 rimbalzi, alla fine, per Nata, che oltretutto ha anche subito sei falli e recuperato due palloni: quando lui gira, ecco che Codroipo ha l’equilibrio interno necessario per poter rendere al meglio.

SESTO UOMO: la citazione come miglior sesto uomo della settimana va certamente a Luka Gelleni, interessantissimo atleta classe 1997 di 198 centimetri del Breg San Dorligo della Valle. Ha già fatto esperienze a livello superiore vestendo la casacca dello Jadran, ma ora è ritornato all’ovile per cercare di ritagliarsi uno spazio da protagonista, almeno per adesso, in C Silver. Non è facile, perchè gioca in una squadra con tantissimi protagonisti come Carra, Cigliani, Pigato, Spigaglia e molti altri ancora, ma coach Krasovec gli dà fiducia e spesso lo butta dentro in quintetto base: contro la Dgm Campoformido, Gelleni ha risposto in maniera concreta ed efficace, segnando 13 punti (5/7 da due, 1/2 nelle triple) e mostrando che è decisamente un prospetto interessante, visti i centimetri abbinati a mobilità e capacità offensive.

COACH: Lino Lardo (GSA Apu Udine) si guadagna un’altra menzione d’onore all’interno della nostra rubrica del martedì. Si, perchè non tutti sarebbero capaci di far piegare le gambe in difesa ad un gruppo di “stelle” per la categoria: ebbene Lardo, con il suo carisma e le sue abilità tecniche, è riuscito anche in questo. Chi avrebbe mai detto che giocatori come Poltroneri, Truccolo, Pinton, Vanuzzo avrebbero concesso 48 punti in 40 minuti all’attacco di Vicenza: non sempre è necessario essere un grande difensore individuale per poter rendere, molto spesso si tratta di ottima chimica di squadra, affiatamento e soprattutto intelligenza. E’ questo che vuole Lardo dai suoi atleti ed il momentaneo primo posto in classifica, in coabitazione con Orzinuovi, è il perfetto risultato nonché la riprova che i bianconeri hanno assimilato i concetti espressi dal loro coach.