Cassandre a go-go

Alla vigilia del confronto con Imola, diversi dubbi si annidano: parte Zahariev, arriva Nelson; ma, soprattutto, la questione legata al Presidente Ghiacci.

Coach Dalmasson

Domenica al Palarubini i più che 3000 fans presenti hanno avuto l’opportunità di assistere alla metamorfosi cestistica dei biancorossi che da “subenti quasi rassegnati” delle due prime frazioni di gioco chiuse a meno quindici, 32 a 47, sono ritornati sul parquet sciorinando un parziale di 23 a 0, lasciando a bocca asciutta per ben 6 minuti e 30 secondi il team avversario.

Dalla nascita del “basketball”, 1898 per la precisione, una metamorfosi cestistica quale quella sopra riassunta si è vista molto raramente tra formazioni professionistiche e di livello. Scegliere tra i biancorossi i migliori è impresa non facile, certo è che Prandin è stato brillante, Landi ottimo, Parks spettacolare, Bossi strapositivo e il partente Zahariev positivo.

Nel gruppo dei vip della gara rientra il coach Dalmasson, che dopo aver condotto l’impegno con un “certo modo” ha saputo trasformare tutto e tutti dando prova di superiore capacità.

L’ultimo impegno del quintetto triestino è stato anche il saluto di Zahariev al pubblico di casa, saluto che è stato di ottimo livello, il bulgaro ha disputato la gara con rendimento ottimale sia in attacco che nel marcamento individuale con ottime e ben riuscite azioni di aiuto ai compagni in difficoltà. Zahariev verrà sostituito dal playmaker USA Roberto Nelson, ex Brescia e buon conoscitore – a detta del suo agente – del campionato italiano.

Che la Pallacanestro Trieste 2004 Alma avesse bisogno di completare il roster con un playmaker “puro” credo di essere stato uno dei primi a ritenerlo e scriverlo, l’inserimento poteva – teoricamente – venire realizzato senza tagliare Zahariev, che dati alla mano non è stato meno di quanto da lui ci si aspettasse. Al vero se coach Dalmasson e il presidente Mario Ghiacci hanno scelto la soluzione Nelson, è fuori ogni ragionevole dubbio che alternative migliori al taglio di Zahariev non esistevano al momento della decisione.

Nominando, anzi richiamandolo in causa, Mario Ghiacci, il presidente della splendida stagione 2014-15, il numero uno che ha pagato il debito più che consistente con il Comune di Trieste, il personaggio che ha saputo scegliere i collaboratori e “reperire” il main sponsor, corre l’obbligo di segnalare che purtroppo da tempo un gruppo di isteriche e doppiogiochiste Cassandre pigolano tra loro per ottenere il defenestramento dell’attuale presidente in carica.
Certo è che Mario Ghiacci in qualche errore è incorso, sicuramente il dato è fisiologico a quanti svolgono un lavoro.

Avuto il main sponsor, attualmente in corso la trattativa per la gestione del Palarubini, sostituire il “number one” della società biancorossa sarebbe un errore madornale! Se poi i nomi dei candidati sarebbero quelli che si fanno si può ben dire che il signor Ghiacci non ha rivali nel basket, tutte le tramanti Cassandre di cui si paventano le pretese da Ghiacci possono solamente apprendere. Semprechè non appaia un candidato che possa portare consistente nuova linfa economica e che si soddisfi di essere il Presidente Onorario. Tra i nomi che si fanno di pretendenti che possano spendere non ci sono.

Dal basket giocato al basket che si disputerà per il prossimo turno, emerge la problematica relativa alla sostituzione Zahariev, una bella gatta da pelare, un bel rischio da correre, Imola perdipiù è una formazione tutt’altro che facile.

Attila Frizzo