Andrea Paderni (Ubc Udine): “La vittoria con Romans? Dedica a Melilla”

L'allenatore dei lattai elogia i suoi giovani e conserva un pensiero per lo scomparso "prof".

L’Ubc Udine asfalta la Ferroluce Romans con un perentorio +32; coach Andrea Paderni commenta la prestazione dei suoi, analizzando con la consueta lucidità l’andamento della gara: “Innanzitutto devo dire che il risultato finale è sicuramente troppo ampio e punisce i nostri avversari oltre i loro demeriti. Auguro a Franz una pronta guarigione per il brutto infortunio patito in settimana.

Eravamo ancora privi di Guadagni, in panchina a sostene i compagni, e con Idelfonso influenzato ma essendo abituati a mettere in campo 11 giocatori abbiamo comunque avuto delle rotazioni lunghe. Questo ci ha portato a sfiancare i nostri avversari e ad allargare la forbice nell’ultimo quarto.
In generale abbiamo fatto un’ottima partita, con una difesa aggressiva e organizzata e una produzione offensiva equilibrata distribuendo i tiri.
I nostri due pivot hanno prodotto 29 punti e 27 rimbalzi (Idelfonso 7+12 e Bianchini 22+15) e questo ci semplifica moltissimo la vita perchè ci dà appunto equilibrio sia in attacco che in difesa.
Tutti e 11 i ragazzi scesi in campo sono andati a referto ed è bello che tutti abbiano una gratificazione ma soprattutto tutti hanno dato qualcosa, innanzitutto in difesa a partire da Pignolo che è partito in quintetto con immediato impatto fino al ’99 Collavini che entrato a due minuti dalla fine ha preso due rimbalzi e segnato il suo primo punto in un campionato seior.

Super la prova del ’99 Martinuzzi che al di là dei 14 punti ha difeso alla grande e mostrato grande personalità, prestazioni come queste per Luca possono diventare la regola, basta che continui a lavorare come fatto fino ad ora.

La dedica per la vittoria va a Giulio Melilla. Oltre che come uomo di basket ho avuto la fortuna di conoscere Giulio anche come professore visto che è stato il mio insegnante di educazione fisica al Liceo Copernico. Proprio in quegli anni ha preso in mano la squadra di Udine ultima e ha compiuto un miracolo sportivo. Ogni lunedì mi spiegava la partita e portava J.J. Anderson a scuola a salutarci. Non credo di averlo mai ringraziato per tutti i momenti magnifici che mi ha regalato, mi ricordo degli epici 3vs3 in cui io e i miei due compagni che giocavano a basket sfidavamo lui e altri due nostri compagni che non sapevano neanche tenere la palla in mano…ovviamente ci faceva il mazzo ogni volta. Io l’ho sempre visto vincere Giulio. Per me lui sarà sempre una delle poche persone indimenticabili che ho incontarto nella mia vita. Ripenso a quante volte mi ha ripetuto una frase che può sembrare banale ma che detta da chi poi ti mostra con i fatti cosa vuol dire sprigiona una forza dirompente “ci vuole cuore!”. Ecco chi era Giulio, un combattente dal cuore enorme che rientra nella ristretta cerchia degli indimenticabili. Ciao Prof”.