Virtus Cagliari, si punta sul gruppo per affrontare la corazzata Broni

La truppa di Montemurro avrà un impegno non facile: attenzione, in maniera particolare, alla scorer Galbiati.

Dopo il successo interno della scorsa settimana contro Fassi Albino, la Virtus Cagliari riprende il suo cammino in campionato per cercare, come primo obbiettivo, di evitare l’ultimo posto della graduatoria al termine della regular season che la condannerebbe inesorabilmente alla retrocessione nella serie B femminile e poi la salvezza nel corso della poule retrocessione. Il successo contro Albino, come logico che sia, ha ridato speranza ad un gruppo che, dopo l’arrivo di Silvia Sarni e Giulia Ridolfi ha dato l’impressione di avere le carte in regola per raggiungere la salvezza. Putroppo però, il calendario non aiuta di certo la squadra di coach Montemurro impegnata domani nella difficile trasferta in casa del Broni. E’ la capolista del girone A della serie A2 femminile e così come La Spezia che comanda la classifica dell’altro girone del torneo, ancora imbattuta con 19 vittore totalizzate in altrettante gare. Davide contro Golia, perché dall’altra parte c’è una Virtus, ultima in classifica e solo tre vittorie conquistate finora. Ma la compagine allenata da Gianni Montemurro ci proverà comunque a vincere la sfida di domani pomeriggio al Palaverde Gianni Brera di Broni (ore 16,30).

La compagine milanese è senza dubbio una formazione completa. Virginia Galbiati è la giocatrice da controllare a dovere. E’ lei la miglior realizzatrice di Broni con 340 realizzati in 19 gare, seguita da Maaja Bratka con 266 e Arianna Zampieri con 208.  Per quanto riguarda la Virtus la forza del gruppo sarà l’arma in più da parte di coach Montemurro, ma anche la voglia di ritornare ad essere la trascinatrice della squadra da parte di Mia Masic, e l’esperienza di Silvia Sarni e Carolina Scibelli  potrebbero dare quegli stimoli in più al gruppo, per riuscire a rientrare a casa con i due, importantissimi punti in tasca. Del resto la vicenda di Davide contro Golia racconta che, anche i piccoli possono firmare grandi imprese.