Andrea Diana (Leonessa Brescia): “Periodo difficile, ma possiamo rialzarci”

L'allenatore dei lombardi: "Mi aspetto che i nostri tifosi, oggi, riempiano il PalaSanFilippo. Dobbiamo rimanere uniti in questo periodo".

Voglia di rialzare la testa in casa Basket Brescia Leonessa, di ritrovare quel feeling con la vittoria interrotto da tre partite. E’ questo lo stato d’animo che si respirava durante la conferenza stampa, conclusasi poco fa, di presentazione della sfida contro Imola, in programma oggi al San Filippo alle 18. A parlare coach Andrea Diana e Franko Bushati, uno degli ex della sfida.

“Innanzitutto vorrei tornare sulla gara di giovedì a Verona – ha esordito Diana -, perché ci ha fatto capire ancora una volta che quando giochiamo insieme, di squadra e ci si sacrifica l’un per l’altro, come nel primo tempo, possiamo stare in partita con tutti. Quando, invece, l’entità di squadra viene a mancare, come nella seconda parte di gara, possiamo prendere imbarcate da chiunque. Per questo la cosa più importante per me e per il mio staff in questo momento è pensare alla mia squadra, per cercare di darle quell’identità di cui ha bisogno o che ha smarrito nelle ultime settimane. Vogliamo che torni questo tipo di atteggiamento già dalla partita di oggi e che sia lampante agli occhi di tutti che i giocatori hanno voglia di aiutarsi e di accettare un errore di un compagno se viene dall’esecuzione di uno schema di squadra. Mi aspetto di vedere un gruppo compatto, che abbia voglia di lottare e sacrificarsi: c’è bisogno della vittoria, certo, ma forse più di tutto c’è bisogno di dimostrare al nostro pubblico che siamo un gruppo affiatato e unito”.

Imola? E’ sicuramente una delle rivelazioni di questo campionato – ha continuato Diana – sia per la qualità del gioco sia per alcune prestazioni importanti, l’ultima delle quali mercoledì contro Treviso: anche per questo arriveranno qua carichi per fare una grande partita. Hanno un mix molto interessante di gioventù ed esperienza: Sabatini e De Nicolao da una parte, Maggioli, Prato e Amoni dall’altra. Poi i due americani Anderson e Washington, il primo grande realizzatore, il secondo giocatore di energia. All’andata abbiamo vinto perché siamo stati bravi a non farli accendere e così dovrà essere anche domani: dovremo essere bravi a non far prendere loro fiducia e ritmo. Situazione infortuni? Sono a rischio presenza Fernandez, Hollis e Holmes: oggi vedremo chi potrà essere o meno della partita. I nostri tifosi? Mi aspetto che oggi riempiano il San Filippo: siamo in un periodo difficile, ma il campionato è lungo e c’è da lottare tutti insieme per uscire da questa situazione, con grande fiducia attorno alla squadra. Soprattutto abbiamo bisogno di sentire il calore e l’affetto dei nostri sostenitori: so che li abbiamo delusi giovedì, ma bisogna andare avanti e nei momenti di difficoltà bisogna fare l’uno un passo verso l’altro per rialzare la testa. Certo, dipende in primis da noi, dall’atteggiamento che metteremo in campo e dalla voglia che dimostreremo”.

“Sulla partita di Verona credo ci sia poco da aggiungere rispetto a quanto ha già detto il coach – le parole di Bushati -: ci siamo parlati, tra venerdì e sabato, di tutto quello che non ha funzionato e che è stato evidente, lampante sia in campo che immagino fuori. Ora sta a noi non commettere più certi errori. Venendo alla partita di oggi, non conta che io sia o meno un ex della partita: certo, per me è sempre una gara particolare in quanto ho lasciato bellissimi ricordi a Imola, ma indipendentemente da questo io scenderò in campo per dare il massimo e per cercare di dare il mio contributo, facendo quello che mi chiederà il coach. Loro sono una squadra molto pericolosa: sarà difficile, dovremo essere concentrati per quaranta minuti sul loro modo di giocare molto particolare con il triangolo offensivo. Come ha detto il coach, se oggi dimostreremo lo spirito che abbiamo avuto fino a qualche partita fa e che abbiamo messo in campo in tantissime gare, sono certo che potremo fare una bella partita. Ci saranno errori, certo, ma dovremo essere bravi a non abbatterci e a sostenere il compagno di turno”.