Un’altra impresa per Trento: Zaragoza travolta 79 – 65

I bianconeri, guidati dalle sontuose prove di Wright (21), Pascolo (16) e Forray (11) ribaltano il meno due dell'andata e si qualificano per i quarti di finale di Eurocup.

Una Dolomiti Energia consistente, generosa e mai doma riesce ancora una volta a sorprendere i propri tifosi, infiammandoli d’entusiasmo con un rotondo 79-65 che permette ai ragazzi allenati da Maurizio Buscaglia di ribaltare il meno due subito nel match d’andata degli ottavi di finale di Eurocup al Pabellon Principe Felice, guadagnandosi davanti a un PalaTrento arroventato dal tifo di 2.426 mastini la qualificazione ai quarti di finale della seconda competizione continentale a spese dei CAI Zaragoza.

La cronaca: l’inizio di gara è di una fisicità dal vago retrogusto di Eurolega. Kravtsov da una parte e Wright dall’altra stoppano tutto quello che vola nel pitturato, rendendo ogni canestro una conquista (4-4 al 5′). A spezzare il ritmo del match, come d’abitudine, sono i recuperi difensivi di Forray: tre furti con destrezza del capitano argentino, capitalizzati dalle giocate di Pascolo (7), lanciano la prima fuga bianconera (13-6). Ad accendere i motori dell’attacco spagnolo è Sastre, con tripla e canestro in avvicinamento (13-12), anche se a firmare il pareggio è un gioco da tre punti di Fotu (15-15). Wright però non ci sta, e risponde a propria volta con canestro più fallo (5 punti e 8 di valutazione). Al termine del primo quarto il punteggio è 18-17.

Nel secondo periodo il tonnellaggio degli iberici inizia a pesare in modo imbarazzante sul match, con Fotu (8) a farla da padrone in area nonostante l’ottimo impatto difensivo di Lechthaler (18-23). Il terzo fallo di Sutton, che si aggiunge ai due prematuri di Dada, fa addensare nere nubi sopra il PalaTrento, prontamente dissipate dal debordante talento di Wright, che come una ventata d’aria fresca spazza il maltempo dominando sotto le plance e trovando la via del canestro in tutti i modi possibili (24-23 con penetrazione, tap in e due liberi dell’ex Raptors). Un recupero difensivo con schiacciata di Flaccadori infiamma il PalaTrento (28-23), ma il controparziale di Zaragoza arriva immancabile, firmato da soliti noti Sastre e Fotu (28-30). Il finale di secondo periodo è una corrida, e nonostante tre rimbalzi in attacco in fila del CAI, propiziati dalla contemporanea presenza in campo di Kravtsov e Jelovac, Trento è brava a tenere botta e andare al riposo in parità (33-33).

Di rientro dagli spogliatoi Forray mette le mani sulla partita con penetrazione e recupero difensivo (39-36), ma il quarto fallo personale del capitano costringe Buscaglia ad avvicendare il suo giocatore più caldo. Se Trento ha una dote, però, questa è la sua innaturale capacità di trasformare i problemi in opportunità. Ed ecco che dalla panchina si alza un Poeta formato Cremona, che con tripla e penetrazione costringe Casadevall al time out (46-40). Di rientro dalla sospensione esplode in tutto il suo quieto talento Jamarr Sanders: 7 in fila del ragazzo dell’Alabama lanciano la Dolomiti Energia sul più 11 (55-44). Zaragoza cerca di ritrovare il filo del discorso andando sotto da Kravtsov e Norel, per poi cercare diligentemente sul perimetro i canestri di Sastre dopo aver fatto chiudere in area la difesa trentina (55-49). Sanders però è on fire, e con una soluzione dalla media (11) e un assist per Lockett (9) manda le due squadre sul 59-49 al trentesimo.

Zaragoza prova a costruire con pazienza la rimonta andando a cercare vicino a canestro la torre olandese Norel (59-51) ma è Luca Lechthaler con canestro e fallo da rimbalzo offensivo a far saltare per aria il PalaTrento (61-51). Sul più bello, una contrattura a Poeta complica nuovamente la vita al coaching staff bianconero, costretto a mandare in campo Forray con quattro falli a carico quando al termine mancano ancora sette minuti (63-56). Le magie di Wright però scacciano via ancora una volta qualsiasi timore: canestro al volo su assist di Forray e uno contro uno fulminante rimandano Bellas e compagni a rapporto da Casadevall (67-56 al 35′). La zona mista ordinata da Buscaglia dopo il time out manda in confusione gli ospiti, e sono due soluzioni individuali di Sastre a tenere a galla la barca aragonese (69-60 al 37′). Trento commette qualche errore di troppo dalla lunetta (2/6 nel quarto), ma un recupero di Sanders e un canestro in contropiede di Wright mandano comunque i titoli di coda sul match. Finisce 79-65 con la Dolomiti Energia ad attendere il risultato della sfida tra Milano e Bandirma per conoscere il nome della rivale ai quarti di finale.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – CAI ZARAGOZA 79-65 (18-17, 33-33, 59-49: andata 83-85)

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Poeta 7 (1/1, 1/6), Sanders 11 (4/7, 1/2), Pascolo 16 (7/12, 0/1), Forray 11 (4/6, 0/2), Flaccadori 2 (1/3, 0/1), Bellan ne, Sutton 0 (0/0), Lockett 9 (3/6, 1/3), Lechthaler 2 (1/2), Wright 21 (9/13, 0/2). All. Buscaglia
CAI ZARAGOZA: Linhart 0 (0/0), Henry 0 (0/2 da tre), Bellas 4 (0/3, 1/4), Sastre 16 (3/4, 2/4), Tomas 4 (2/2, 0/3), Benzing 2 (1/3, 0/3), Norel 10 (5/6), Fotu 12 (5/7), Swing 3 (1/2 da tre), Kravtsov 7 (3/9), Jelovac 7 (1/8, 1/2). Coach: Casadevall.

ARBITRI: Matej Boltazauer (Slovenia), Nicola Maestre (Francia), Renaud Geller (Belgio). NOTE: Spettatori: 2426. Tiri Liberi: Trentino 10/15, Zaragoza 10/17. Tiri da due: Trentino 30/50, Zaragoza 20/43. Tiri da tre: Trentino 3/15, Zaragoza 5/21. Rimbalzi: Trentino 33 (Wright 8), Zaragoza 40 (Kravtsov 5). Assist: Trentino 13 (Lockett, Pascolo 3), Zaragoza 12 (Henry 4).

Maurizio BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Prima di analizzare la gara, lasciatemi dire che abbiamo fatto qualcosa di grandioso, siamo tra le migliori otto squadre d’Europa e dobbiamo goderci quest’incredibile momento. La Dolomiti Energia Trentino stasera ha scritto una grande pagina della sua giovane storia, facendo qualcosa di straordinario per tutto il basket italiano. La squadra ha lavorato con intensità fisica incredibile, difendendo in maniera lodevole in particolare sulla loro linea dei tre punti, riuscendo a farli tirare solamente al 20%. La chiave della partita è stata riuscire a sfruttare l’unica grande differenza statistica tra la Dolomiti Energia Trentino e il CAI Zaragoza, quella relativa alle palle rubate. Con un’aggressività pazzesca, soprattutto sul perimetro siamo riusciti a recuperarne ben nove. Questo ci ha permesso di lavorare meglio nel post-basso, soffrendo magari nel primo tempo, ma costringendo anche il CAI Zaragoza a non avere vita facile nel pitturato. In particolare nel secondo tempo, siamo riusciti a cambiare lato più di una volta facendo tirare sistematicamente chi volevamo: così facendo abbiamo aperto il campo e dato la possibilità a Sanders e agli altri esterni di esprimersi al meglio e dare una grande mano. C’è stato qualche errore di troppo, tra lunetta e perimetro, ma sicuramente almeno per stasera possiamo trascurarli e pensare alla straordinaria impresa che abbiamo compiuto”.

Andreu CASADEVALL (Coach CAI ZARAGOZA): “Il primo tempo è stato molto fisico e duro e entrambe le squadre hanno avuto la possibilità di mettere la testa davanti e fare il break. Sapevamo che la Dolomiti Energia Trentino avrebbe cambiato marcia nel secondo tempo, ma non siamo riusciti ad adottare le giuste contromisure e a giocare la nostra pallacanestro. Abbiamo sofferto troppo le loro penetrazioni e alla fine la Dolomiti Energia Trentino ha meritato di passare il turno”.