Buscaglia (Trento): “Solidi in difesa e intelligenti in attacco”

Il coach bianconero presenta la sfida della Unipol Arena contro la Obiettivo Lavoro: "Gara importante, sia perché mancano solo cinque giornate, sia perché la classifica è corta"

Vinta l’andata della semifinale di Eurocup alla Rhenus Sport contro lo Strasbourg IG, la Dolomiti Energia (24 punti) si rituffa in campionato per sfidare domenica sera alla Unipol Arena (palla a due ore 20.30, diretta tv su TNN) la Obiettivo Lavoro Bologna (20 punti), che grazie alla crescita di rendimento nelle ultime settimane è ancora una potenziale contendente di Trento nella corsa che porta ai play-off.

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “A Bologna ci aspetta una gara molto importante, sia per il momento in cui arriva, mancano cinque gare al termine della regular season, sia per quanto la classifica è corta: tutte le squadre sono ancora in corsa per obiettivi molto importanti, e Bologna non fa certo eccezione.

Dovremo fare una partita difensivamente molto solida e offensivamente intelligente. In difesa dovremo essere solidi perché è parte della nostra identità,  proprio come di quella di Bologna. E offensivamente dovremo essere intelligenti perché dobbiamo lavorare bene la palla per trovare soluzioni contro la loro difesa. Dovremo dare continuità alle prestazioni di livello di cui ci siamo resi protagonisti nelle ultime settimane.

Sarà una partita durissima: Bologna è squadra equilibrata, con una guardia come Collins che può giocare anche da playmaker e dà loro esperienza, proprio come Hasbrouck. Poi c’è il talento di Fontecchio, l’entusiasmo di Vitali in arrivo dalla panchina, anche se il loro punto di forza principale è forse legato al loro gioco interno, garantito dalla grande fisicità di Pittman.

Jamarr Sanders? Non è ancora recuperato, la distorsione alla caviglia è importante e non è ancora pronto per giocare partite di questo livello. Sutton? Nel corso della stagione ha avuto una crescita notevole, arrivando a diventare un collante clamoroso tra i nostri piccoli e i nostri lunghi”.