Primo quarto da scudetto, e Milano vede il titolo

Non c’è più tempo, chi deve alzare la voce lo faccia adesso prima di vedere l’avversaria festeggiare lo scudetto. Al Forum esaurito si affrontano le solite note, EA7 Milano e Grissin Bon Reggio Emilia, per una fondamentale gara 5, l’anticamera del verdetto finale.

Fuoco vivo per Alessandro Gentile e squadra, 12 a 3 di pura rabbia per un inizio complesso reggiano, il time out di Menetti è obbligato. Ovviamente gli ospiti si aggrappano alla scialuppa di salvataggio lituana, ma il maremoto meneghino è in aumento: 21-5. Reggio sbaglia tutto, anche le soluzioni più semplici vengono errate, il monologo Olimpia coinvolge tutti gli effettivi, i cambi non spengolo l’ardore e il primo quarto si chiude con un clamoroso 29-8. Tanti i meriti dei padroni di casa, ma la difesa della Grissin Bon è quanto di più lontano si possa concepire in una gara 5 di finale scudetto; necessaria la sana istintività di Pietro Aradori per limare un po’ il gap, 35-20. Momento di caos…fisiologico, folate ad alti ritmi fanno il palio con giocate scriteriate (e di conseguenza meno competenti), il leit motiv è una banchettata milanese sul nulla difensivo reggiano. Zone ordinata da Menetti, discreti dividendi e -13 sul tabellone con gioco da tre punti di Lavrinovic. Rakim Sanders continua ad essere l’uomo più continuo e più dominante della serie, nuovo sprint EA7 e intervallo sul 52-31.

Non cambia il canovaccio del match, Gentile dimostra di avere il giusto fuoco per aggredire la partita, Grissin Bon in versione troppo pallida per presentare una versione credibile. Rimas Kaukenas battaglia col ferro, con avversari e con arbitri…ma è un segnale di un combattente che non vuole issare bandiera bianca; Achille Polonara al suo meglio, finalmente “cattivo” e protagonista di un break importante ospite: 57-46 con tripla di Della Valle. Sparatoria da ambo le parti, partita totalmente scossa dalla reazione reggiana, ma è ancora Sanders il leader capace di ridare ossigeno a Milano; Della Valle torna con la “faccia cattiva”, terza frazione chiusa con due punti esclamativi di Simon e Macvan: 74-60. Squillo di De Nicolao alla ripresa dei giochi,  il tabellone segna -10 e c’è vita per gli ospiti; botta e risposta, gran bel momento della partita, la qualità ritrova diritto di cittadinanza, Lafayette con due triple va per la giugulare: 86-71. Esce per cinque falli Veremeenko, il tecnico affibbiato a Menetti decreta virtualmente il vantaggio Olimpia nella serie: finisce 97-73, Milano ora è a una sola vittoria dal titolo.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)