La grande occasione per l’EA7, l’orgoglio infinito della Grissin Bon per allungare la serie e portare tutto a gara 7; nella notte dell’Italia dell’Europeo di calcio il cuore pulsante della pallacanestro è al PalaBigi.
Partenza come sempre convinta dei reggiani fra le mura amiche, e come sempre accade anche la fase difensiva è competente: vantaggio 7-4. Squadre allungate e canestri facili su rapidi capovolgimenti, Batista è scaltro a “Inzaghizzarsi” segnando in area pitturata e portando in vantaggio i suoi; Alessandro Gentile aggredisce il match prendendosi tiri a ripetizione (ma senza troppa fortuna), ma è la difesa meneghina a fare la differenza, 14-15 sul tabellone. Il “cagnaccio” Aradori ci mette pochissimo per entrare in partita, Reggiana che riprende energia pur considerando tanti errori al tiro; il solito Lafayette castiga da oltre l’arco e garantisce il vantaggio nel primo quarto di Milano per 19-21. Difese intense e stanchezza palese sono il mix letale per asfittici attacchi, il “fermo immagine” viene mosso dalla tripla di Silins per il nuovo vantaggio interno; sei punti consecutivi per Gentile e l’inerzia minima Grissin Bon viene meno. Poco da fare, il mese consumato fra sfide infinite ogni due giorni presenta il conto in termini di stanchezza: 34-27 e pubblico caldissimo a trascinare Della Valle e soci, time out immediato Repesa. “Riccioli d’oro” ricama zingarate che neanche il miglior Gary Payton sarebbe stato capace di produrre, squadre all’intervallo sul 38-29.
0-7 in un amen che rimette sui binari dell’equilibrio il match, anche grazie a due errori madornali di Veremeenko da sotto canestro; Rakim Sanders non coinvolto e visibilmente contrariato, l’EA7 rischia grosso nel lasciare il proprio leader con questa indolenza. Pesantissimo quarto fallo di Lavrinovic a metà terza frazione, torna a muoversi lentissimamente il punteggio, anche a gioco fermo, fine terzo quarto con vantaggio interno sul 50-45. Rimas Kaukenas a declamare poemi cestistici per riaccendere la propria gente, ma l’EA7 vede la linea nel traguardo e risponde colpo su colpo; bel momento della partita, Kruno Simon da oltre l’arco sostanzia la parità assoluta e Batista il vantaggio esterno. Un leader, un uomo solo al comando, un icona…Kaukenas non molla un un secondo le mani dal timone; finale di partita che si fa caldissimo, grande intensità su tutti i 28 metri e la sensazione che ogni minuto che passa sul cronometro la convinzione dell’Olimpia cresce. Rakim Sanders viaggia verso il titolo di Mvp della serie infilando una tripla clamorosamente pesante, seguito da Macvan da sotto; Reggio non muore mai, Della Valle inventa un gioco da tre punti, Simon segna in mancina e sul recupero di Simon la partita finisce: sulla sirena 70-74, l’Olimpia Milano è Campione d’Italia e, alla fine, giusto così.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)