Alessandro Santoro (Leonessa Brescia): “Davide Lamma, uomo vero”

Il general manager della formazione lombarda fa le sue considerazioni dopo il primo match della serie finale.

Il post-GaraUno di Leonessa Brescia – Fortitudo Bologna è stato caratterizzato anche dalle parole del general manager lombardo, Alessandro Santoro: “Quella di ieri è stata una gara vera ed entusiasmante tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Una gara intensa ed ispirata da correttezza sportiva nonostante il peso specifico della posta in palio. Di importanza capitale il gesto di Davide Lamma che ha ispirato il cambio di decisione arbitrale in un momento topico della gara, a conferma che sono i grandi campioni a dover dare l’esempio ai più giovani che da questo devono trarre insegnamento. Un principio di sportività imprescindibile, che proviene da un uomo vero come Davide Lamma, che diventa idolo sportivo con una luminosissima carriera.

E’ stata una giornata caratterizzata da diverse criticità, che scaturiscono dalla difficoltà del momento e che, nonostante la numerosissima affluenza di tifosi ed appassionati, conferma il fatto che tutti hanno assistito ad uno spettacolo unico nella massima correttezza e con il calore positivo delle tifoserie contrapposte.

Il dopogara, come in alcuni casi può accadere, ha riservato alcuni momenti di tensione, che non erano però rivolti nei confronti di singoli ma alla difficoltà di doversi organizzare, in così poco tempo, successivamente alla Ordinanza di divieto di accesso al PalaGeorge per tutti gli appassionati Fortitudo residenti in Emilia Romagna. E’ evidente che la Fortitudo ha tanti appassionati in tutta Italia e quindi anche residenti fuori dalla regione oggetto del divieto contenuto nell’Ordinanza.

Null’altro si può commentare se non la straordinaria e cordiale collaborazione intercorsa con la dirigenza della Fortitudo Bologna a testimonianza del rapporto che giustamente deve esserci lontano dalle riflessioni a caldo del dopo partita. Anzi approfitto di questa occasione per chiarire che nulla è stato detto contro qualcuno ma a favore di qualcosa che possa garantire il regolare svolgimento di una Finale Playoff che deve conservare quegli aspetti di sportività che sono stati confermati in Gara 1.

Non possiamo fare a meno di attenerci alle disposizioni impartite dagli Organi competenti in materia di sicurezza, pur nel dispiacere che questo ha potuto e può generare. Purtroppo siamo in corsa e tante cose non si possono affrontare ma il tema in questione deve essere oggetto di approfondimento proprio perché nel mondo della pallacanestro italiana sono rari i momenti di questo genere e bisogna tenerli su questi livelli di rarità se vogliamo che scompaiano del tutto.

C’è gente che sbaglia ed è giusto che paghi, ma il nostro impegno primario deve essere rivolto verso chi si comporta correttamente e paga allo stesso modo. Il calore della Fossa dei Leoni mi è noto da decine di anni, sin dai tempi in cui militavo nella Viola Reggio Calabria, i cui tifosi godevano del privilegio di un gemellaggio. Quel ricordo è rimasto intatto nella mia mente, quel ricordo resta attuale ancora oggi e sono certo che non si confonderà con episodi che sono in antitesi con la storia sportiva di un gruppo di tifosi organizzati che ha sofferto negli ultimi anni e che oggi riscopre il piacere di tornare ad essere protagonista dell’ennesima Finale della sua lunga e straordinaria militanza sportiva”.