Roberta Di Gregorio firma con l’Ecodent Alpo

La nuova "veterana" della squadra veneta ha girato molte piazze in giro per l'Italia, esordendo in Serie A ed in Eurocup a soli sedici anni.

L’Alpo Basket ’99 annuncia l’arrivo in biancoblù di Roberta Di Gregorio, guardia tarantina di 172 cm proveniente dal San Salvatore Selargius. Classe 1990, Roberta sarà la “veterana” della squadra con i suoi 26 anni appena compiuti! Ha iniziato a giocare a Taranto per poi vestire le canottiere di Cercola, Napoli, Bari, Battipaglia, Porto San Giorgio, Rende e Sassari tra A2 e A3, sino ad arrivare nella massima categoria nel 2014/15 con Orvieto dove ha giocato due anni, prima del passaggio lo scorso anno a Selargius.

Roberta, come si è concretizzato il tuo approdo ad Alpo?
«Mi si è presentata questa occasione e ho voluto coglierla: ho conosciuto l’Alpo Basket da avversaria e devo dire che mi è sembrato proprio un bell’ambiente. Mi sono informata da alcune colleghe e ho ricevuto soltanto notizie positive di questa società e pertanto eccomi qui».

Cosa ti aspetti dal prossimo campionato di A2?
«Bella domanda, noto che nel girone A si stanno tutte rinforzando quindi posso affermare che noi diremo la nostra. Penso che saremo una bella squadra, ma che dovremo amalgamarci bene nel precampionato dato che molte giocatrici sono nuove».

Guardando l’anagrafe, sarai la più anziana della squadra…
«E’ così, ma questo ruolo non mi pesa: porterò esperienza ed entusiasmo alle giovani…».

Che tipo di giocatrice sei, cosa ti piace fare?
«Mi piace attaccare, sia in penetrazione che tirare da fuori. Nei due anni a Orvieto sono cresciuta pure in difesa, quindi ritengo di essere in grado di far tutto per aiutare la squadra».

Hai girato tante piazze, girando per l’Italia sin da giovanissima:
«Sì, a Taranto ho esordito in serie A e in Eurocup a 16 anni, poi ho girato in tante società e posso dire che ognuna mi ha dato qualcosa. Ovvio che gli anni più importanti siano stati quelli di Orvieto dove ho giocato in A1: lì è avvenuta la mia maturazione e ho avuto le maggiori soddisfazioni».