Solo a Trieste, virtuosi della penna e delle gestioni di Raffaele Baldini

A Trieste c’è sempre stato estro, dai giocatori (soprattutto “esterni”) sino ai gestori societari. Forse anche fra i giornalisti è presente un’indubbia vena “artistica”, atta a interpretare quello che appare evidente. L’ultimo anno cestistico è stato “venduto” come un qualcosa vicino all’idillio; si sono correttamente spese parole di elogio per il risultato del campo, allenatore e protagonisti hanno dato lustro ad una città come nessuno mai nelle ultime decadi. Addetti ai lavori invece si sono lanciati nella foto di gruppo per entrare nel “quadretto”, spendendo (e spandendo) reciproche parole di merito. Chissà perché invece, interpreto la chiusura di una stagione sportiva con quasi il 30% di “buco”, un fallimento.

Se pensiamo ai soldi elargiti da Alma, gli incassi di un generosissimo pubblico e un turno di play off aggiuntivo, il fallimento assume connotati più grevi. Invece a Trieste si parla di “leggero sforamento” (simpatiche le giustificazioni Nelson e Canavesi), di “soldi che dovrebbero arrivare” (ma con che modalità visto che non è possibile parlare di sponsor?); e sempre a Trieste c’è il materiale umano più vasto della serie A2 (o quasi) a busta paga, e c’è anche chi lavora alacremente, sottopagato.

Sempre nella città tanto cara a James Joyce, chi è depositario di una colletta parrocchiale (capite la provocazione, per piacere) apre una trattativa serrata per “concedere” magnanimamente quote a chi dovrebbe salvare capre e cavoli (bilancio e stagione prossima). Insomma, dove non c’è alternativa, i triestini…la creano. A scanso di equivoci non parlo che da una parte stanno i buoni e dall’altra i cattivi, sto parlando che ora come ora non si può scegliere e bisogna affidarsi ad Alma, o Gianluca Mauro qual dir si voglia.

Oppure sono anche io vittima di insolazioni e banalizzo quello che invece è una brillante operazione manageriale, silenziata agli organi di stampa. Me lo auguro, visto che il mercato incombe e i pezzi possibili si accasano; altri, dichiarati praticamente certi, prendono vie alternative.

Lo so, vi state chiedendo perché non parlo dell’uscita di scena di Alessandro Asta? Perché tutto è così dannatamente cristallino. Uno che svolge brillantemente il proprio lavoro, che si adopera per la causa spendendo più ore del giorno, avendo competenza, stride terribilmente nel contesto…

Meditate gente…meditate

Questo mio messaggio si rivolge alla Pallacanestro Trieste 2004. Sono una abbonata più che trentennale e anche quest’anno mi sono precipitata a rinnovare i nostri due abbonamenti il primo giorno con entusiasmo. In pratica sulla fiducia mancando assicurazioni sulla prosecuzione della società. Ora sono preoccupata è un poco delusa. Alma Sì Alma no , tensioni societarie che emergono. Prego volete fare chiarezza su quello che ci aspetta nella prossima stagione? Augurandovi Buon lavoro spero che la situazione si chiarisca .questo silenzio non giova neanche per gli abbonamenti. Cordiali saluti

Questo è un post pubblicato da una signora distinta, appassionata e competente. Non solo, la tifosa appartiene al folto gruppo del main-sponsor locale (il pubblico, per chi non l’avesse capito). Se la società evita di dare risposte ai giornalisti, almeno chiarisca i dubbi ad una socia di maggioranza!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)