L’Enel Brindisi cerca un regista… per un gran bel film

Fonte: Gazzetta di Brindisi

Enel Brindisi attenta al regista della prossima stagione. Nomi importanti per certezze richieste da coach Sacchetti.

Qualunque sia, fra i tre atleti statunitensi, il play che indosserà la divisa di Brindisi, si cade bene. Perchè se dovesse essere Boatright, il regista di Capo d’Orlando, visto a Brindisi, che grazie ai suoi colpi assicurò la vittoria alla sua squadra, non è certamente da meno Nic Moore, del quale le news dicono di un regista di 24 anni (175 cm, 77 kg, arriverebbe dal Southern Metodist), che ha chiuso la carriera NCAA a 16.1 punti gara e 5.2 assist, alla Summer League di Orlando (iniziata ieri e che si concluderà venerdì) che l’atleta disputerà con la maglia dei Miami Heat. E, per finire, A. J. English che, come si ricorderà, è stato il primo play che Brindisi avrebbe quest’anno valutato e del quale le referenze pare siano eccellenti. Si tratterebbe di un altro rookie. E questo non fa certo specie a coach Sacchetti che, qualora intraveda nell’atleta le caratteristiche giuste per il suo tipo di basket non avrebbe alcun timore ad allenarlo. Anche AJ. English (che pare piaccia un bel po’) ha ventiquattro anni. Per lui, nel suo ultimo anno al College (Iona Gaels), da Senior, numeri più che soddisfacenti: 22,6 punti partita, 5,1 rimbalzi e 6,2 assist. Proprio niente male. Tutto questo sempre che a Las Vegas, oltre ai due giocatori che sono stati a lungo osservati (video-tape) e che Sacchetti avrà modo di vedere di persona all’opera nella Summer league, non si aggiunga anche il terzo Usa: il playmaker, appunto. Proprio perchè le sorprese non mancano mai. Intanto, commenti positivi, anche per quanto concerne l’ultimo arrivato in casa Enel: Daniel Donzelli (del quale si riferisce in altro servizio in pagina). Che si tratti di un giocatore di importante fisicità; il che gli consente di giocare sia nel ruolo da 3 che da 4, negli ultimi due anni ha subito degli infortuni che hanno rallentato la sua crescita come cestista, ma grazie al lavoro dello staff tecnico il neo biancazzurro lavorerà duramente per diventare un giocatore importante sia per Brindisi che per l’Italia. Con lui Brindisi ha messo in piedi un’altra pedina importante perchè negli anni a venire non si debba smantellare completamente l’organico e ripartire con un «dieci» tutto nuovo. Che poi è quanto tutti coloro vicini alle sorti del sodalizio brindisino hanno sempre auspicato potesse accadere. Intanto, nessuna nuova del ritorno di Durand Scott. Impensabile che l’attesa duri ancora tanto. Se in settimana non dovessero registrarsi novità, si dirotterà verso altri giocatori.