La Virtus Padova rinuncia a Leonardo Busca

Lo storico playmaker (44 anni) ha deciso di ridurre l'impegno agonistico, pur continuando con l'attività cestistica.

Il Capitano questa stagione non vestirà neroverde. La decisione non è stata facile, Leo pur non giocando in B resterà vicino alla sua società.
Nella Broetto Virtus Padova che affronterà la nuova annata agonistica mancherà il giocatore più prestigioso, quello che la rappresenta più di ogni altro e che nelle ultime due splendide stagioni l’ha trascinata prima alla promozione in serie B, poi ad un sorprendente esordio nella serie cadetta: il grande capitano Leo Busca.

Dopo alcuni giorni di riflessione Leonardo e la società hanno convenuto che l’impegno in un campionato che quest’anno si preannuncia ancor più difficile di quello da poco concluso non è conciliabile con i molti impegni lavorativi e famigliari di Leo.

La decisione non è stata facile, Busca che poche settimane or sono ha ricevuto dal Cenacolo un prestigioso riconoscimento alla carriera, nonostante abbia compiuto i 44 anni, ha ancora tanta voglia di giocare e recentemente ha dichiarato che lo farà per almeno altre 2 stagioni. Conoscendolo ci riuscirà senza molti problemi, il fisico è integro, la forza di volontà inesauribile, però l’impegno quotidiano richiesto dalla terza categoria nazionale prosciuga le energie di un campione che oltre alla pratica agonistica è impegnato in molteplici attività e ha una famiglia con un adorabile bambino che richiede la sua presenza.

Busca quindi continuerà a giocare in una categoria che gli consenta le libertà a lui necessarie e resterà virtussino, nonostante gli impegni assunti per la neonata squadra del Cus Padova gli impediscano, almeno per quest’anno, di assumere cariche ufficiali all’interno della sua società.

Nei prossimi giorni è già programmato un incontro con la dirigenza per focalizzare una serie di iniziative che continuino a tenere vivo il rapporto tra Leo Busca e la Virtus Padova.

In quattro stagioni indimenticabili (è tornato a Padova nell’estate del 2012 a supporto del nuovo ciclo di coach Friso) Leo è riuscito nell’impresa di riportare la squadra della sua città in serie B a distanza di 25 anni da quella storica promozione in B1 che ottenne da diciottenne con la maglia Viero Virtus al termine di un indimenticabile serie finale tutta padovana con l’Elledì Petrarca.

Nell’anno da poco concluso un infortunio nella seconda giornata di campionato ha fatto temere a molti l’abbandono, invece pur costretto in infermeria fino all’inizio del girone di ritorno, ha serrato i denti e con il sacrificio e l’impegno, da sempre le armi migliori con cui ha costruito una carriera invidiabile, è riuscito a tornare in campo. Il suo recupero ha permesso a coach Friso di ricostruire gli equilibri tecnici della squadra che ha bissato quanto realizzato l’anno precedente e sorprendendo tutti è arrivata fino ai play-off per la serie A.

Nella serie finale con Udine, complici anche i molti minuti spesi sul campo per l’assenza di Stojkov, il Capitano (terzo per punti realizzati e per valutazione dopo Di Fonzo e Crosato) ha dimostrato di essere tornato a pieno titolo un giocatore in grado di misurarsi ancora alla pari con i più giovani e celebrati avversari.

Senza Leo Busca la Broetto Virtus Padova sarà più povera ma la sua vicinanza deve rimanere per tutti di stimolo e di esempio per come una persona normale possa essere grazie alla volontà e alla correttezza un campione indiscusso nello sport dei giganti.