Us Basket Recanati, firmato l’esterno Billbury

L'esterno uscito da Virginia Commonwealth è chiaro: "Sono entusiasta di cominciare la mia carriera da pro in un bel paese come l'Italia".

L’U.S. Basket Recanati comunica l’avvenuto accordo per la stagione 2016/2017 con l’atleta statunitense Korey Billbury, guardia di 193 cm, classe 1993 in uscita dal College di VCU (Virginia Commonwealth University) nell’Atlantic 10.

Nato a Tulsa il 23 aprile 1993, Billbury ha chiuso il suo anno da senior con 11.2 punti e 4.9 rimbalzi di media e buone percentuali realizzative (41% dal campo, 39.3% da tre punti) in una squadra che ha saputo raggiungere il secondo turno del torneo NCAA, eliminata da Oklahoma dopo aver superato il primo turno Oregon State, e aver raggiunto la finale di conference persa contro Saint Joseph’s. Dopo gli anni al Booker T.Washington High School, trascorre le sue prime stagioni di College alla Oral Roberts University dove cresce in maniera esponenziale sia in termini tecnici che statistici. Nell’estate 2015 la decisione di passare a VCU e quindi misurarsi in una delle Conference più competitive d’America come l’Atlantic 10 e conseguire la laurea.

A descrivere i motivi della scelta della guardia dell’Oklahoma è direttamente coach Marco Calvani. “Korey è un giocatore che ha avuto esperienze importanti al College avendo giocato in una conference molto competitiva come l’Atlantic 10 dove ha avuto la possibilità di competere ad alti livelli giocando contro una selezione di giocatori di assoluto livello. Per il tipo di ruolo che ricopre ha una struttura importante sia in termine di chili che di centimetri. Mi è piaciuta la sua buona affidabilità nel tiro da tre punti e allo stesso tempo è un giocatore che sa attaccare il ferro nell’1vs1 sia con mano destra che con la sinistra, e se l’area è piena sa giocare su palleggio-arresto e tiro. Dal punto di vista difensivo mi ha colpito per la sua spiccata attenzione che ha nel difendere sia sul diretto avversario ma anche in aiuto sul lato debole. Ho già avuto modo di fare una chiacchierata con lui e, come uso fare con tutti i miei giocatori, ho potuto illustrare quello che è il mio pensiero, la realtà dove si va a calare, come sarà la squadra e quale deve essere il suo ruolo all’interno di essa. A differenza di molti altri americani, chiusi poco espansivi, si è dimostrato molto loquace e disponibile. L’approccio è stato più che positivo.”

Queste le prime parole “italiane” di Billbury: “Sono entusiasta di iniziare la mia carriera da pro in un bel paese come l’Italia. Ho sentito dire grandi cose su Recanati e la sua gente. Sono grato per l’opportunità che mi viene data e di giocare per un coach bravo, preparato e intelligente come Marco Calvani.”