La Pallacanestro Reggiana in bianco…”rosso”?

Fonte: La Gazzetta di Reggio a cura di Linda Pigozzi

La Pallacanestro Reggiana ha chiuso il bilancio 2015 con un passivo di due milioni e 91 mila euro. Un passivo che il consiglio d’amministrazione della società ripianerà mediante l’apposita riserva costituita dai versamenti in conto copertura future perdite. Il passivo, imponente, è comunque inferiore rispetto a quello che s’era registrato alla chiusura del bilancio dell’anno precedente. Nel 2014 la perdita d’esercizio fu infatti di due milioni e 844mila euro, cioè 793mila euro in meno rispetto al bilancio chiuso il 31 dicembre scorso. I motivi? Il sensibile aumento del fatturato, passato dagli oftre 3 milioni e 56mila euro del 2014 ai quasi 4 milioni 340mila euro del 2015. Un incremento che ha permesso al club reggiano di “tamponare” anche le importanti spese sostenute per lo svolgimento dell’attività del club, rimaste sopra i 7 milioni di euro. Le spese. Dopo il salto in avanti di quasi due milioni di euro registrato nel 2014 rispetto al 2013, le spese sono rimaste sostanzialmente in linea all’anno precedente. Il totale dei costi è infatti passato dagli oltre 7 milioni 293mila euro a quasi 7 milioni 767mila euro. A comporre questo dato sono principalmente i costi dei servizi (tre milioni 420mila euro, 200mila euro in meno rispetto al 2014) e a quelli relativi agli stipendi di giocatori e dipendenti della società cestisti-ca. La campagna acquisti dell’estate scorsa ha assicurato alla Grissin Bon tanti campioni capaci di portarla alla seconda finale scudetto consecutiva. Gli stipendi dei giocatori, uniti agli stipendi dello staff tecnico e del personale del club, ammontano a quasi due milioni 700mila euro (circa 581mila euro in più del 2014), cifra che sommata agli oltre 500mila euro di oneri sociali, e a quella dei trattamenti di fine rapporto porta il totale dei costi per il personale a 3milioni 196mila euro, quasi 580mila in più rispetto al 2014. Stabili i costi relativi agli ammortamenti che includono anche le manutenzioni straordinarie alla palestra di via Cassala, sede degli allenamenti della prima squadra e settore giovanile. Nella palestra che la Pallacanestro Reggiana ha ottenuto in gestione anni fa dalla Fondazione dello sport, è stato infatti cambiato il parquet e sono stati effettuati anche altri lavori di riammodernamento. Ai costi per i servizi e per il personale vanno quindi ad aggiungersi quelli relativi alle materie prime, quelli che includono anche gli affitti degli appartamenti dei giocatori, oltre a diversi oneri di gestione, che fanno salire il totale dei costi di produzione a 7 milioni 666 mila euro. Il fatturato. Il fatturato complessivo del club biancorosso nel periodo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2015 ammonta a quasi 4 milioni 340mila euro. Un dato che si compone per la stragrande maggioranza da tre voci: gli incassi da biglietti e abbonamenti, sponsorizzazioni e incassi pubblicitari. Tre voci che, grazie al boom del basket in provincia e ai risultati eccellenti raggiunti sul campo dal team di Max Menetti, hanno tutte mostrato un incremento. Rispetto al 2014, gli incassi degli abbonamenti e quelli a botteghino sono infatti schizzati in alto: da poco più di un milione e 95mila euro a quasi due milioni di euro (1.952.204). Il raggiungimento della finale playoff nel 2015, chiusa in gara 7 con il ko interno con Sassari, ha implicato lo svolgimento di dieci gare interne fra quarti, semifinali e finale in un Bigi sempre sold out. E sold out il palasport di via Guasco lo è andato poi nella campagna abbonamenti per la stagione successiva. Da qui il deciso aumento degli incassi. Saliti anche gli introiti arrivati dalla pubblicità, passati dai 775mila euro del 2014 al milione e 42mila euro. In aumento, anche se in misura decisamente più modesta, i ricavi derivati dalle sponsorizzazioni, passati dal milione e 41mila euro al milione e 159mila euro del 2015. Pressoché identici rispetto all’anno precedente i ricavi della cessione diritti di atleti (da 1.463 a 1.742 euro) e quelli relativi agli incentivi Fip/Lega finiti nelle casse societarie, passati dagli 85.464 del 2014 agli 84.763 euro del 2015. In crescita, invece, la cifra legata ai diritti radiotelevisivi, passata da 28.969 a 44.763 euro. Sottolineata anche in sede di approvazione di bilancio la significativa esperienza dello “stoRe”, il temporaiy store aperto in piazza nel mese di dicembre in collaborazione con la Reggiana Calcio. Grazie anche al negozio in piazza, gli incassi relativi alla vendita dei gadget biancorossi sono saliti da poco più di 3 mila euro del 2014 a oltre 55mila euro. Al fatturato salito, come sottolineato, a quasi 4 milioni 340mila euro, vanno sommati gli incrementi di immobilizzazione per lavori interni, oltre ad altri ricavi, che portano il totale del valore della produzione a 5 milioni e 43mila euro. Un milione e 405mila in più rispetto agli oltre 3 milioni e 637 mila euro del 2014 L’incremento è importante e ha permesso al club di ridurre il passivo di quasi 800mila euro rispetto al 2014. Le somme. Sottraendo infatti ai 5 milioni e 43mila euro del valore della produzione, le spese – cui vanno addizionati gli oneri e a i proventi straordinari oltre alle imposte – si arriva al passivo di 2 milioni e 91mila euro con cui s’è chiuso l’ultimo bilancio. Interessantissimo, per comprendere la filosofia del club, è come i costi di pubblicità siano stati patrimonializzati in quanto relativi ad azioni da cui la società ha la ragionevole aspettativa di importanti e duraturi ritorni economici. I costi di pubblicità e quelli di ricerca e di sviluppo – per 675mila euro – risultano, con il consenso del sindaco unico, iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale e sono relativi a costi sostenuti per il settore giovanile, capitalizzati e ammortizzati in cinque anni, il periodo di presunta utilità.