Da una parte un ragazzo come Andrea Bernardi, cresciuto con i colori di Aquila Basket addosso. Dall’altra un prospetto come Isacco Lovisotto, che arriva a Trento da una realtà come Treviso che fino a qualche anno fa spiegava pallacanestro a mezza Europa. Due giovani, parte del roster della Dolomiti Energia Trentino versione 2016-2017, che il presidente del club bianconero Luigi Longhi ha presentato alla stampa parlando del loro talento, e di come investire su tale talento sia parte della filosofia della società di piazzetta Lunelli.
LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Puntare sui giovani necessita di investimenti, di coraggio nel non accontentarsi di fare scelte meno rischiose, di visione. Le società che provano a farlo non sono molte, e avrebbero bisogno di essere sostenute, avrebbero bisogno di vetrine importanti. Purtroppo in Italia questo non sempre succede. Pazienza. Noi andiamo avanti, convinti della bontà del nostro progetto, convinti che ragazzi come Isacco Lovisotto o Andrea Bernardi siano il futuro del nostro club, proprio come i Baldi Rossi e i Flaccadori ne sono il presente”.
ISACCO LOVISOTTO (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Quando in estate il mio agente mi ha prospettato l’opportunità di poter venire a Trento, ho subito manifestato grande entusiasmo perché questa è una piazza importante, non solo per la sua cultura vincente a livello di risultati, ma anche per i notevoli investimenti che il club conferma un anno dopo l’altro sui giovani. Arrivato qui da qualche giorno, posso già dire che le notevoli aspettative che io e la mia famiglia avevano per questo ambiente sono state tutte confermate. Questa è una realtà super per giocare a pallacanestro, organizzata, piena di entusiasmo, con un gruppo di giocatori davvero straordinari. Tutti pronti ad aiutare, a dare un consiglio, senza mai farti dimenticare che sei il giovane del gruppo alternando uno schiaffo (ride, ndr) e una carezza. Le mie aspettative per la stagione? Non ne ho. Voglio solo diventare un giocatore migliore, e crescere come uomo nella mia prima esperienza professionistica lontano da casa”.
ANDREA BERNARDI (Play DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “L’esperienza che ho fatto la scorsa stagione a Verona è stata una tappa fondamentale nel mio percorso, che mi ha fatto crescere non solo come giocatore ma soprattutto come uomo, visto che si è trattato del mio primo anno lontano da casa. E’ stato anche un anno impegnativo, certo, visto che le cose per la società non sono andate come programmato, ma nel complesso ho potuto arricchire il mio bagaglio tecnico e tattico e nel contempo accumulare pure 13 apparizioni in campionato. Partendo da questo, quando in estate il gm Trainotti mi ha prospettato la possibilità di fare parte del gruppo della Serie A non ho avuto dubbi. Sono consapevole di avere davanti sei esterni di primo livello e di non potermi aspettare nulla, ma ho scelto di investire su me stesso tornando a Trento perché questo è un ambiente che conosco bene, e che so essere perfetto per aiutare un giovane a migliorare, sia dal punto di vista tecnico grazie al lavoro di coach Buscaglia e del suo staff, che fisico con uno preparatori migliori sulla piazza come Christian Verona. Quindi non mi aspetto nulla, in termini di minuti o opportunità di campo, ma lavorerò serenamente e duramente per crescere e, se ce ne sarà bisogno, sfruttare nel modo migliore possibile le occasioni che mi capiteranno”.