
Lavoro e sudore, questo il “leit motiv” dello Jadran Trieste, come ogni anno: questa volta, però, si cambia in panchina, dopo un lungo ciclo caratterizzato dal nome di Andrea Mura. Si, perchè dall’estate 2016 è Dean Oberdan il tecnico investito del ruolo di traghettatore della prima squadra di una società che rappresenta il fulcro della pallacanestro della comunità slovena nel Friuli Venezia Giulia. Quando si parla di Jadran vengono subito in mente i tempi antichi della Serie B e di giocatori come Boris Vitez o Marko Ban: gente con cui lo stesso Oberdan ha giocato, gente che poi è passata al settore dirigenziale quando Dean Oberdan dispensava assist e leadership sul parquet. Classe 1972, lo storico playmaker dello Jadran dei tempi d’oro è reduce da un ciclo di qualche stagione sulla panchina del Bor Trieste, in C Silver: un periodo che lo ha aiutato certamente a maturare delle esperienze importanti a livello di head coach, e che ora si porta dietro in C Gold, per fare da timoniere allo Jadran.
E’ iniziata la preparazione dello Jadran: puoi tracciare un primo, piccolo bilancio dopo i giorni di apertura della nuova stagione?
“Siamo partiti con gli allenamenti già il 17 agosto, con la preparazione atletica curata da Tiziano Vidoni; stiamo svolgendo un lavoro fisico e vedo che i ragazzi ci “danno dentro” con molto entusiasmo. Certo, abbiamo ancora qualche acciaccato, fra cui Daniel Batich che sta recuperando dall’infortunio al ginocchio e Stanko Rajcic, che lamenta problemi alla schiena, ma per l’esordio dovremmo essere a posto”.
Quali saranno gli impegni precampionato dello Jadran 2016/2017?
“Per il momento stiamo procedendo al ritmo di cinque allenamenti alla settimana, a breve inizieremo ad inserire anche un pò di tattica e molto lavoro sui fondamentali; il primo appuntamento del precampionato sarà il 10 e l’11 settembre, al Palasport di Aquilinia, per il Trofeo SportSystem, dove ci saranno anche il Gruppo SME Caorle, la OFM Lussetti Servolana e l’UKK Koper. La settimana dopo, invece, saremo presenti al Memorial Zuccolotto di Monfalcone”.
Sarà una C Gold molto impegnativa quest’anno: a tuo modo di vedere, chi potrà ambire alle posizioni di vertice?
“Guardando ai roster, direi che le squadre venete hanno costruito dei team importanti, potendo oltretutto disporre su budget assolutamente lontani dalla nostra portata. Se devo spendere qualche nome in particolare, direi che Mestre, Oderzo e Caorle possono essere inserite nel novero delle squadre favorite”.
Avete cambiato poco durante l’estate: qualche parola sulla squadra.
“Fortunatamente siamo riusciti a confermare quasi in toto il blocco dello scorso anno; purtroppo perderemo Sasa Malalan per motivi di lavoro: il suo contributo come leader difensivo ci verrà a mancare, ma abbiamo cercato un valido sostituto con l’arrivo di Zidaric. Il ’98 ex BaskeTrieste è un ragazzo che comunque sarà alla sua prima esperienza in C Gold, ma insieme agli altri due diciottenni Daneu e Cettolo potrà certamente fornire un buon contributo. I pilastri rimangono Borut Ban e Carlo De Petris, starà a loro tirare avanti la baracca per tutta la stagione, ma vorrei spendere due parole in più per i playmaker, Matija Batich e Martin Ridolfi: da loro, mi attendo una maturazione soprattutto dal punto di vista della leadership, dote che in quel ruolo è basilare, ma si forma con il tempo e la sicurezza nei propri mezzi”.
Obiettivi, personali e di squadra, per questa stagione.
“Il mio personale obiettivo è quello di far divertire i miei giocatori e, di conseguenza, anche i nostri tifosi con un bel gioco, veloce e frizzante. La gente deve capire che questa è una squadra che si allena cinque volte alla settimana, per cui si può vincere o perdere ma i nostri ragazzi daranno tutto. Dal punto di vista del risultato, spero in una tranquilla salvezza”.