Alphonso Ford: in memoriam

Fonte: Eurohoops.net

Il mezzobusto più devastante degli ultimi anni, un idolo che ha dominato in Europa e la cui prematura scomparsa (nel 2004), ha lasciato nei cuori degli appassionati di questo sport un vuoto incolmabile. Riportiamo qualche estratto del bellissimo articolo di Nikos Varlas (eurohoops.net), che riporta la testimonianza diretta dell’ex agente di Ford, Nick Lotsos:

“Al era diverso, in qualche modo unico. Penso abbia vissuto con la consapevolezza di poter lasciare questo mondo in anticipo, e per questo ha cercato di realizzare il più possibile (ciò che aveva in mente, ndr). Sono stato un agente per 23 anni e non ho mai avuto un’esperienza simile. Dal primo momento che lo incontravi, sentivi un’aria familiare standoci vicino. E lui si fidava di te immediatamente. Tu dovevi decidere se essere onesto o meno, con lui. Mi ha ricordato il ruolo di un altro attore, recentemente scomparso, Michael Clarke Duncan nel film “Green mile”. Così era Al! Un gigante con un cuore d’oro. […] Se si combinassero la qualità come cestista e il carattere di Ford, lui era il più forte. Non ho mai incontrato alcuno come lui…”

Durante la parentesi con la Scavolini, la malattia si aggravò e dopo l’estate notificò alla squadra che non sarebbe più sceso in campo. Venne ricoverato a Memphis, e il 4 novembre 2004, spirò. Anche se tutto il roster pesarese stava giocando un torneo di preparazione che sarebbe stato trasmesso in diretta televisiva, Sasha Djordjevic convinse tutti i compagni a partecipare al funerale, attraverso poche parole: “Io vado in America. Chi vuole, può seguirmi”. Vennero tutti, anche il suo ex compagno Rodney Elliott, che aveva già firmato col Cibona Zagabria.

Come ricorda Varlas, la tomba di Ford riporta una sua istantanea con la maglia dell’Olympiakos, quella dove il suo sguardo era alto verso cielo: un’espressione che è stata anche metafora della sua esistenza. Al Junior, 16 anni, continua la tradizione di famiglia giocando allo sport preferito del padre, quello dove ha saputo eccellere lasciando in noi ricordi cestistici di rara bellezza.

Rajone