Pianigiani: “La Nazionale? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere…”

Fonte: Gazzetta dello Sport

Simone Pianigiani torna a parlare a tutto tondo, fra nuova avventura a Gerusalemme, campionato italiano e la Nazionale.

«Siamo una squadra intrigante, non abbiamo il budget del Maccabi, o del Lokomotiv in Eurocup. Abbiamo tante opzioni, gente che si allena e siamo motivati. Personalmente dopo tanti anni che non facevo la preseason dall’inizio, mi fa piacere vedere il gruppo che lavora con entusiasmo e voglia di stare assieme».

Come è stato vissuto l’anno sabbatico?

«Bene. Ho fatto altre cose, da organizzare eventi sportivi a tenere discorsi alle aziende che sono serviti anche a me per confrontarmi con ambienti diversi sulle realtà strutturali, le procedure di interconnessione tra i vari reparti. Principi che valgono nel mondo del lavoro ma ormai anche dello sport. Mi ha fatto bene. Non avrei avuto problemi ad aspettare ancora se non ci fosse stata un’offerta che m’intrigava. Ci sono state tante squadre per fortuna che si sono fatte vive, la possibilità di scegliere ha fatto sì che sia molto contento di essere dove sono».

Guerra Eurolega-FIBA

«Il club è stato convintissimo della scelta fatta, era pronto anche a rinunciare al campionato pur di fare l’Eurocup. Sulla querelle mi auguro che il prima possibile ci sia chiarezza e che i club abbiano la libertà di scegliere».

La nostra serie A?

«Come è da un po’ di anni, tante squadre rinnovate, difficili da valutare ora. Con questa situazione delle coppe ci sono stati cambiamenti forzati sulla lunghezza del roster e su tante cose. Milano sulla carta ha ulteriormente allargato il divario. Dopo un primo anno nel quale ha rivoluzionato, è andata avanti mettendo i pezzi che cercava per perfezionare un gruppo che ha dimostrato di essere solido. Ha fatto una squadra in funzione anche della nuova Eurolega, con tante partite d’alto livello. Dietro c’è un gruppo di squadre solide, tra cui Avellino e Sassari che ho visto al torneo in Sardegna già molto rodate. La Sidigas mi sembra coperta in ogni ruolo. Ci sono Venezia e Reggio Emilia, che ha mantenuto l’ossatura italiana, un discorso tecnico importantissimo che l’ha tenuta ad alto livello negli ultimi due anni. E poi come al solito qualche sorpresa».

E la Nazionale?

«Come dicono gli allenatori bravi che parlano per citazioni, mi appello al quinto emendamento. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere».