Marco Calvani (Ambalt Recanati): “Capiamo a che punto siamo”

Le parole del tecnico leopardiano dopo le ultime amichevoli; prosegue in maniera regolare l'inserimento della coppia americana.

Lunedì di riposo per l’Ambalt Recanati, ma coach Marco Calvani trascorre la giornata lontano dalla palestra mettendo ordine agli appunti dopo quello che ha visto nel giro di poche ore. Tre partite in cinque giorni hanno riempito di annotazioni il taccuino del tecnico romano che ora volta pagina prima di ripartire in una nuova settimana con il tassametro verso l’inizio del campionato che corre velocemente.

L’amichevole di Pesaro, le due gare del torneo “Le Marche a Canestro”. Tre appuntamenti sul campo contro avversari diversi e risultati tutto sommato soddisfacenti. Coach, nel complesso hai avuto le risposte che cercavi?
“Sono state tre gare che ci hanno permesso di riflettere e capire a che punto siamo. Contro Pesaro era un test importante contro un avversario superiore sia per qualità tecnica, talento e fisicità. Sapevamo pertanto che ci saremmo trovati in difficoltà ma questo non toglie che siamo stati mancanti in più cose soprattutto dal punto di vista offensivo dove non abbiamo messo in pratica quello che facciamo ogni giorno in allenamento, cioè una maggiore collaborazione e disponibilità uno con l’altro. Ho fatto presente alla squadra questo chiedendo di avere la consapevolezza di dare un senso a quello che facciamo durante la settimana.”

Nel torneo di Recanati poi le cose sono andate meglio?
“Si ma non mi sono crucciato dopo Pesaro e non mi esalto di certo dopo le ultime due partite. Sono dei momenti di avvicinamento al campionato, dei piccoli test che ci danno un punto di riflessione su a che punto siamo in questo momento.”

Il torneo nel suo globale ha evidenziato una certa superiorità di organico rispetto alle altre squadre con un Ambalt più profonda e maggiormente ricca di soluzioni tattiche. Ti senti di confermare questo?
“Non commento le altre squadre, dico che ci vuole del tempo per capire bene l’identità di ognuno. Vedendo solo due partite secche faccio davvero fatica a fare una valutazione effettiva di quelli che sono i valori delle varie formazioni. Quindi mi occupo solo del mio gruppo e vedere a che punto siamo. Attualmente siamo molto contenti delle scelte che abbiamo fatto. Sappiamo che abbiamo tanti giovani nel roster e che ci vorrà del tempo per metabolizzare quello che è il loro ruolo quali sono le richieste che fa l’allenatore. Siamo contenti  di quello che vediamo. Ci vorrà del tempo, passo dopo passo potremmo con serenità raggiungere quelli che sono i nostri obbiettivi.”

A che punto è il grado di inserimento della coppia americana?
“Reynolds ha alle spalle solo 10 giorni di allenamento. Ci vuole del tempo per fargli capire la realtà nella quale si è integrato. In questo Billbury ci sta dando una grande mano perchè ha la fortuna di essere con il gruppo dal primo giorno e riesce ad avere una percezione più profonda su come poter aiutare il compagno.”

Le condizioni fisiche di Billbury?
“Nell’allenamento prima di Pesaro ha avvertito un piccolo problema al ginocchio che si ripresentato proprio contro la VL e Jesi. Lo staff medico mi aveva dato ampie garanzie sul fatto che potesse giocare anche contro Montegranaro, ma rischiarlo era del tutto inutile. Questo anzi è stato un cercare di dare un segnale alla squadra che questo per me è un periodo di prove dove c’è bisogno che tutti riescano a essere pronti nel momento in cui vengono chiamati. E da questo punto di vista tutti hanno risposto molto bene.”

Dopo il lunedì di pausa la squadra tornerà in palestra martedì mattina con una seduta in sala pesi. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, si torna al PalaCingolani per il primo allenamento della nuova settimana. Mercoledì nuova amichevole per Pierini e compagni a Chieti contro la Proger di Cedro Galli.