Fonte: Corriere dello Sport
E’ un Sacchetti motivato ma stranito quello che si appresta a vivere la nuova stagione alla guida dell’Enel Brindisi:
«Brindisi è una piazza calda, appassionata, l’ho constatato da avversario. La rivalità con Sassari è iniziata proprio col mio arrivo alla Dinamo in A2: ci siamo affrontati in Coppa Italia, poi ci siamo dati battaglia per la promozione e l’abbiamo ottenuta entrambi, quindi ci siamo riaffrontati nei playoff».
Aspettative…
«Abbiamo preso alcuni giovani che hanno talento, l’impatto non sarà facile per loro nel campionato italiano ma per ora è un bellissimo gruppo. Poi è chiaro che giocatori e persone si valutano quando le gare contano». Obiettivi? «Final eight di Coppa Italia anzitutto. Poi i playoff scudetto, ma non sarà semplice, vedo tanto equilibrio. Ci sono ottime squadre come Venezia, Avellino e Sassari, mi è piaciuta Torino nel torneo che abbiamo giocato e anche qualche altra formazione non è male».
Cosa le manca di Sassari?
«Mi mancano molte persone, mi manca molto, moltissimo mio figlio Brian, se non altro sono riuscito a portarmi appresso l’altro figlio, Tommy, che gioca qui vicino, in serie B. Ma a scaldarmi ci sono i bei ricordi: dei giocatori, dello staffe dell’ambiente. Sono emozioni che non mi può portare via nessuno e so che certe sensazioni le riproverò quando tornerò in Sardegna. E non solo per il basket visto che ho casa ad Alghero».