Salvio (Alba Cormons): “L’obiettivo? Divertirsi e…divertire”

Parla l'allenatore dell'Alba Cormons che, dopo un mercato estivo importante, si candida come una delle squadre più interessanti del Girone Est.

All’ombra del monte Quarin si parla in friulano: non solo perchè, nel collinare, il dialetto è lingua comune in casa Alba Cormons. La squadra biancorossa si prepara ad un’altra stagione in Serie D, dopo gli anni ruggenti della C1, mentre in panchina si parla friulano perchè il tecnico è un udinese: Luca Salvio, emergente coach degli isontini, si trova nelle proprie mani un roster competitivo, ma sempre attento a valorizzare i prodotti del vivaio. La sua Alba sembra essere una delle formazioni favorite del Girone Est della Serie D e, insieme a lui, siamo andati ad analizzare un pò le prospettive della stagione 2016/2017.

Coach Salvio, due parole sulla preparazione fino a questo momento svolta dall’Alba Cormons: come hai trovato il gruppo?
“Abbiamo iniziato a fine agosto la preparazione e quest’anno la società ha aggiunto al nostro staff come preparatore atletico il celebre “Caio” Ardessi, che sarà anche allenatore della squadra Under 20. Il gruppo sta lavorando bene, abbiamo fatto un grande lavoro atletico, tralasciando un pò la palla, fino alla scorsa settimana. Adesso stiamo facendo il contrario, con l’aggiunta di alcune amichevoli prevalentemente con squadre di categoria superiore, per testare settimanalmente il nostro stato di forma”.

Parliamo in maniera più approfondita della tua squadra: le novità di questa stagione. 
“Abbiamo inserito cinque giocatori che sono Gazzetta, Rossmann, Mazzitelli e Raccaro oltre al nostro giovane Matteo Fain. Sono stati scelti con estrema cura da me, con il benestare importante del direttore sportivo Claudio Sodano che in questa estate ha lavorato tantissimo: diciamo che abbiamo cercato di equilibrare la squadra nei ruoli chiave, allungando la panchina e cercando di sopperire alle gravi perdite di Matteo Franco e Alessandro Della Giusta. Ad entrambi va il mio in bocca al lupo per le rispettive scelte intraprese”.

Il roster è competitivo e ha dei nomi importanti per la categoria, come la coppia di lunghi Raccaro – Biasizzo, l’esterno Coceani e i due “piccoli” Gazzetta e Rossmann: qual’è l’obiettivo stagionale?
“L’obiettivo è divertirsi e divertire il nostro pubblico, cercando di portare al palazzetto più gente possibile ovviamente puntando sempre alla salvezza anticipata. Già l’anno scorso avevo detto che Cormons è una piazza importante e quest’anno l’Alba compie 50 anni di storia: sarebbe bello festeggiarla nel migliore modo possibile. C’è da dire che la categoria ha alzato il suo livello ed è vero che noi abbiamo nomi “importanti” ma per esperienza, e per mia filosofia personale, se non c’è squadra non si vince mai niente”.

Andando a guardare in maniera più ampia, quali sono secondo te le formazioni più accreditate per un risultato importante? 
“Per quanto riguarda il girone intitolato al nostro compianto dirigente Fabrizio Mocchiutti sicuramente le squadre triestine sono sempre difficili da affrontare; la Dinamo con l’inserimento di Nanut ha acquistato grande pericolosità e poi c’è da stare molto attenti alla retrocessa Grado e Cervignano. Come favorite vedo bene Dinamo, spero noi, Sokol e Cervignano”.

Est contro Ovest, da sempre il “duello dei gironi” accomuna le argomentazioni sulla Serie D: che cosa ne pensi? 
“Si, è un duello che si è visto anche l’anno scorso. Si interfacciano quasi sempre nelle final four due squadre del girone est e due del girone ovest, insomma quasi tutte le province sono coinvolte. Quest’anno sono molto curioso e spero di incontrare più in là possibile il Sacile dell’amico di mille battaglie Davide Brecciaroli, che “zitto zitto” ha costruito uno squadrone”.

Dall’altra parte, che formazioni vedi favorite?
“Su tutte vedo bene Sacile: con l’innesto di Matteo Varuzza ha sicuramente qualcosa in più, poi ci sono squadre solide e ben attrezzate come Aviano, Casarsa e Geatti Basket Time”.

Parliamo di giovani: come si muove l’Alba Cormons a livello di vivaio? 
“Il settore giovanile Alba è interamente affidato al responsabile coach Giovanni Grattoni che quotidianamente, con straordinaria professionalità, insieme ad altri istruttori lavora nel reclutamento e sviluppo dal minibasket fino alle categorie giovanili pre senior”.

Da anni, oramai, il movimento cestistico nazionale risulta un pò in crisi: è una difficoltà momentanea o è un trend preoccupante? Che cosa bisogna fare per cercare di rimediare, secondo te? 
“Secondo me è una difficoltà momentanea, il movimento sicuramente ha bisogno di rinnovarsi ma intravedo alcuni miglioramenti, soprattutto organizzativi, che mi fanno ben sperare. Come rimedio credo che bisognerebbe partire dalle basi e da sempre predico, avendo dei figli, che nelle scuole si permetta di fare tante ore di sport ed in particolare pallacanestro, perché solo diffondendo passione e sacrificio fra i nostri giovani possiamo sperare che la palla a spicchi italiana risorga”.

Infine, uno spazio tutto tuo, dove puoi dire qualcosa che non hai detto in precedenza o salutare qualcuno.
“Colgo l’occasione per ringraziare e salutare tutti i dirigenti Alba ed in particolare l’appassionatissimo presidente Marco Bressan che con il suo entusiasmo ha contagiato tutto l’ambiente ed inoltre il mio capitano Alberto Coceani, che è esempio quotidiano di presenza e dedizione nel lavoro in palestra da cui noi tutti costantemente impariamo”.