Beto dice 20: la Dolomiti Energia batte Cantù

Trascinata dal portoghese (4/6 dall'arco) e da un Jefferson dominante (13 e 10) la squadra bianconera porta a casa l'ultimo match della sua pre-season pur senza Lighty e Lechthaler

Con un “Beto” Gomes autore di un esordio in bianconero clamoroso (20 punti con 4/6 dall’arco), e con un Johndre Jefferson dominante (13 punti e 10 rimbalzi) come quello visto al Trofeo dei Consorzi qualche settimana fa, la Dolomiti Energia Trentino vince nella bolgia dello storico PalaParini di Cantù l’ultima gara della sua pre-season. 68-69 il punteggio con cui i bianconeri, privi nell’occasione di David Lighty (tallone) e Luca Lechthaler (schiena), hanno avuto ragione nel Trofeo Fabio e Simo di una Pallacanestro Cantù per almeno due quarti parsa ingiocabile per il livello di fisicità difensiva dimostrato.

La cronaca: l’inizio di gara profuma già di campionato, con tensione ed attenzione difensiva elevatissime da entrambe le parti. La Dolomiti Energia si accende con il primo canestro bianconero di Beto Gomes (2-5 con la tripla), Cantù resta a contatto con la replica dall’arco di Callahan e le doti di intimidatori di Lawal e JaJuan Johnson.

Al 7′ è ancora 5-5, e per permettere a Cantù di sfondare il muro eretto davanti al canestro aquilotto da Jefferson (2 stoppate e tante parabole sporcate in un primo quarto di grande intensità condita da qualche comprensibile errore in attacco) deve arrivare Johnson con rollata e affondata, seguita da un recupero difensivo e facile schiacciata in uno contro zero (9-6): a aprire il primo break importante della gara però è una bomba dell’ex Olympiakos Darden che chiude il primo periodo sul 12-6.

In mezzo a tanta fisicità, il secondo periodo inizia nel segno della tecnica di Filippo Baldi Rossi, che con due tiri liberi e una fiondata dall’arco riporta in vantaggio la Dolomiti Energia (16-17). Le due squadre iniziano ad eseguire con un minimo di pulizia in più in attacco, e l’imperante atletismo di Lawal (7 e 6 rimbalzi) e degli swingman canturini sembra poter fare la differenza (30-25 al 18′ con Johnson a quota 9), almeno fino a quando Craft e Flaccadori inventano due canestri in transizione generati dalla consistente presenza nel pitturato di Jefferson: all’intervallo lungo è 30-29 Cantù con il centro aquilotto già a 11 di valutazione (8 punti).

Di rientro dagli spogliatoi Beto Gomes, un po’ calmatosi dopo il brillante inizio di gara, si accende nuovamente rifinendo l’alley oop ispirato da Craft, sparando una tripla e poi schiacciando d’autorità in faccia al pigro rientro difensivo canturino (36-38 con il lusitano a quota 11). Dopo due quarti di superiorità atletica brianzola, ora è Trento a annichilire dal punto di vista fisico gli avversari, con Hogue e Jefferson semplicemente incontenibili: al 30′ il tabellone dello storico PalaParini recita 42-48, con l’esuberante prodotto di Iowa State a quota 8 punti e 5 rimbalzi, e JJ che già strizza l’occhio alla doppia doppia (12 punti e 9 rimbalzi).

L’ultimo periodo si apre con Gomes a sfondare la retina lombarda a suon di triple (44-54 con Beto a quota 19). I padroni di casa vacillano, ma nel momento chiave del match ritrovano la brillantezza e l’aggressività difensiva mostrate nei primi venti minuti, aggrappandosi a Tremell Darden e JaJuan Johnson in attacco per tentare di rientrare nel match. A 3’36” dal termine è 58-61, e il tifo degli Eagles trascina i ragazzi di Rimas Kurtinaitis ad una rimonta fatta di energia e intensità non esattamente proprie di una gara di pre-season. Il finale è palpitante: la bomba di Pilepic e la percussione di Dowdell portano due volte Cantù a meno uno, il tap in di Craft e il piazzatone di Hogue la ricacciano indietro (63-68). Pilepic non molla e la mette nuovamente dall’arco (66-68 a 25 secondi dal termine), poi però sbaglia la tripla del sorpasso. Finisce 68-69 per la squadra allenata da Maurizio Buscaglia, attesa ora da otto giorni di lavoro per continuare un processo di amalgama che dovrà portarla ad essere pronta per il via della stagione di serie A in programma domenica 2 ottobre con la sfida di mezzogiorno a Brindisi.

PALLACANESTRO CANTU’ – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 68-69 (12-6, 30-29, 42-48)

CANTU’: Parrillo ne, Laganà 2 (0/1), Pilepic 12 (3/6, 2/5), Baparapè ne, Callahan 5 (1/3, 1/3), Kariniauskas 1 (0/2), Darden 9 (3/7, 1/1), Dowdell 8 (3/7, 0/1), Quaglia ne, Travis 6 (2/5, 0/1), Johnson 15 (4/7, 1/1), Lawal 11 (4/9). Coach: Kurtinaitis.
TRENTINO: Craft 8 (4/8), Jefferson 13 (5/8), Baldi Rossi 9 (2/5, 1/3), Moraschini 0 (0/3), Forray 4 (2/3, 0/1), Flaccadori 5 (2/6, 0/2), Gomes 20 (2/5, 4/6), Hogue 10 (5/8, 0/1), Lighty ne, Lechthaler ne, Conti ne. Coach: Buscaglia.

NOTE: Tiri liberi: Cantù 13/13, Trentino 10/19. Tiri da due: Cantù 20/47, Trentino 22/47. Tiri da tre: Cantù 5/12, Trentino 5/13. Rimbalzi: Cantù 35 (Lawal 11), Trentino 33 (Jefferson 10). Assist: Cantù 12 (Pilepic 4, Dowdell 4), Trentino 16 (Craft 7).
ARBITRI: Ranaudo e Chersicla.

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “E’ stata una partita in cui abbiamo tentato di mettere in campo il lavoro fatto in settimana, soprattutto in difesa dove volevamo mettere in campo tanta energia provando nel contempo a limitare alcuni errori. Direi che nel limite del possibile ci siamo riusciti, riuscendo a fare una partita solida a dispetto di qualche errore di troppo in attacco. In questo senso ci ha aiutati la tranquillità con cui siamo stati in campo anche nei momenti difficili. Direi che si è trattato di una gara positiva, che ci ha dato segnali importanti anche dal punto di vista individuale, ad esempio  con l’ottimo inserimento di Beto”.