Musiello (Vis Spilimbergo): “Voglio forte unione tra pubblico e squadra”

Il coach dei mosaicisti, a tre giorni dalla partenza del campionato, fa il punto della situazione relativamente alla sua squadra.

Si è conclusa sabato sera  con la vittoria del 7° Memorial “Luca Tosoni“ contro la 3S Cordenons la lunga preseason della Vis Spilimbergo, da sabato prossimo con l’inizio del torneo di C Silver nel Basket Day di Gemona del Friuli si farà maledettamente sul serio ed a tal proposito abbiamo fatto il punto della situazione con Enrico Musiello alla sua prima stagione  da head coach sulla panchina biancoazzurra.

Coach, quali le tue considerazioni dopo questo primo mese abbondante di lavoro?
“Abbiamo avuto qualche difficoltà durante la preparazione ma comunque chi è sceso in campo in queste partite, magari alle volte anche in condizioni non ottimali, ha sempre cercato di dare qualcosa per la squadra e questo mi conforta, so che le amichevoli lasciano il tempo che trovano perché non ci sono le pressioni del campionato però io ed Andrea  Patisso abbiamo avuto indicazioni positive e anche qualcuna meno positiva, ma comunque ci sarà il tempo per lavorarci su.“

So che certi argomenti si trattano solo dentro lo spogliatoio, ma volevo chiederti se volevi dire qualcosa pubblicamente a qualcuno o a tutti i tuoi ragazzi prima dell’avvio del campionato.
“Durante la prima settimana di allenamenti ho riunito tutta la squadra nello spogliatoio, ad ognuno dei miei ragazzi ho detto quello che pensavo di loro e della squadra, sono cose che rimangono nello spogliatoio e per me sono sacre, comunque mi aspetto molto da ognuno di loro perché io sono abituato a dare loro tutto quello che negli anni ho imparato, e per questo motivo  mi aspetto che anche loro mi diano tutto come giocatori.”

Nelle scorse settimane il Cominato Regionale Friuli Venezia Giulia della FIP ha reso noto il calendario ufficiale 2016/2017 del campionato di serie C Silver, che avvio sarà per la Vis?
“Il calendario secondo me lascia il tempo che trova, noi cercheremo di arrivare più in alto possibile e quello che otterremo sarà quello che ci meriteremo durante l’anno, affrontare il Bor, il San Daniele, l’Ubc prima o dopo non penso faccia molta differenza.”

Quali sono a tuo avviso le formazioni sulla carta in grado di puntare al salto di categoria?
“Sicuramente reputo San Daniele, che ha aggiunto Bellina ad un roster già forte, la squadra da battere, poi sicuramente il Breg che ha inserito Schina e Grimaldi due giocatori che per questa categoria sono un lusso mantenendo l’ossatura portante dello scorso anno con i vari Carra, Pigato e Vecchiet. Non so quale sarà la profondità della loro panchina ma sicuramente saranno protagonisti, sono curioso invece  di vedere il Latisana per capire che campionato potrà fare perché come ogni anno sono riusciti a costruire una squadra completa, ci sarà da valutarne le motivazioni reali che porteranno in campo ma li reputo una delle prime forze del campionato, per il resto penso sarà un torneo molto equilibrato dove non si dovrà sicuramente sottovalutare nessuno.”

Coach, con quali certezze arrivi alla prima giornata di campionato e soprattutto quale sarà a tuo avviso il ruolo che potrà recitare la Vis?
“Di certezze ora non ne abbiamo tantissime per i vari intoppi che ci hanno condizionato la preseason, mi auguro però che l’orgoglio personale di chi è appena arrivato o di chi è rimasto e voglia dimostrare ancora qualcosa indossando questa maglia faccia la differenza, noi cercheremo di arrivare più in alto possibile centrando i play-off consci che sarà dura perché siamo una squadra forte ma non completa, sappiamo che pagheremo dazio dal punto di vista atletico ma sono curioso di vedere e capire quale sarà l’andamento di questa  nostra stagione.”

Sei tornato alla Vis in una nuova veste con la voglia e l’orgoglio di fare bene, pensi che questa condizione ti possa creare delle pressioni e che queste alla lunga possono rivelarsi  negative?
“Ho accettato questa nuova sfida perché nei due anni in cui ho giocato a Spilimbergo mi sono trovato molto bene, in un ambiente dove mi sono fatto coinvolgere in maniera totale, non solo come giocatore ma anche come uomo, se non sentissi un po’ di pressione nel fare questo “dopo lavoro” probabilmente non lo farei, ci devono essere delle emozioni forti che non possono essere sempre positive, ho capito bene qual è il mio ruolo di allenatore e non vivo in maniera negativa il fatto di perdere delle partite e sentirmi messo in discussione, penso che alle volte trovarsi in difficoltà sia anche un motivo per cercare di dare qualcosa di più per se stessi, per la squadra e per l’ambiente dove ti trovi.”

Hai lasciato la Vis alcuni anni fa, che ambiente hai ritrovato a Spilimbergo?
“Ho trovato le splendide persone di allora, ho colto un poca di depressione cestistica dopo alcuni anni non proprio fortunati causa mille motivi, ma è quello che mi aspettavo.”

Coach, c’è qualcosa che ci terresti a dire?
“Si, mi piacerebbe vedere il palazzetto di Spilimbergo con tanta gente che fa il tifo per noi, so che non potremmo vincere tutte le partite e che sarà un campionato difficile, ma mi piacerebbe che si creasse una forte unione tra il pubblico e la squadra, quell’unione che probabilmente manca da qualche anno .“