Enrico Musiello (Vis Spilimbergo): “Siamo ancora in costruzione”

L'allenatore della formazione mosaicista recrimina sulle assenze che, fino a questo momento, hanno compromesso il fatto di allenarsi tutti assieme.

Enrico Musiello, allenatore della Vis Spilimbergo.

Nessun dramma in casa Vis dopo la sconfitta casalinga ad opera del quotato Michelaccio San Daniele formazione legittimamente ritenuta dai più come una delle favorite al salto di categoria; naturalmente in casa Vis si potrà ed anche si dovrà fare meglio, ma l’esigenza del momento è quella di poter lavorare a ranghi completi negli allenamenti settimanali, per trovare gli automatismi e l’amalgama di squadra che altre formazioni meno rinnovate dei mosaicisti già possiedono: con coach Musiello abbiamo fatto il punto della situazione.

Coach, grande inizio di partita per la Vis, con addirittura un più 12 sul 19 a 7, poi nel secondo quarto solo nove punti segnati, con San Daniele che vi ha raggiunto prima e superato poi: cosa è successo?
“Cosi su due piedi è difficile fare una analisi precisa; naturalmente siamo ancora una squadra in costruzione e soprattutto, fino a quando non inizieremo ad allenarci tutti insieme con continuità, non riusciremo ad essere la squadra che io penso possiamo essere. Se questo non accadrà è naturale che faremo fatica, è chiaro altresì che dovremmo fare anche un passo avanti a livello di mentalità cercando di essere positivi nell’arco dei quaranta minuti anche quando saremo in difficoltà“.

Nonostante alcuni passaggi a vuoto durante l’incontro, nel quarto periodo siete arrivati fino al meno cinque, sprecando banalmente un paio di occasioni per mettere ancora più pressione a Bellina e C.
“È vero, la più clamorosa con Paradiso che ha calpestato la linea di fondo prima di depositare a canestro la palla del meno 3; mi conforta il fatto che, dopo aver preso una sbandata cosi grande con una squadra cosi forte, siamo riusciti a ritornare in partita e questo vuol dire che sicuramente abbiamo una base su cui lavorare anche a livello nervoso; va inoltre detto che comunque abbiamo la necessità di giocare di squadra per almeno trenta minuti altrimenti tutto sarà più difficile, anche con le squadre che sulla carta sono meno forti e attrezzate di noi.”