La sala stampa di Trieste-Chieti: “Cedro” Galli esplicito con i suoi…

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Difficile disquisire di un match praticamente mai in discussione, con l’Alma Trieste a dominare dal primo minuto e con Chieti spettatrice non pagante. Il primo ad arrivare in sala stampa è l’allenatore dell’Alma Pallacanestro Trieste, Eugenio Dalmasson. Gioco forza la prima battuta è doverosamente legata a quel fil rouge che lega la prestazione con la volontà di ricordare il giovane Eugenio Rossetti: «La nostra vittoria è stata il modo migliore per salutare e onorare in campo il nostro amico e tutta Trieste penso abbia avuto piacere di essere stata vicina al ragazzo in un senso di appartenenza vero». Incanalata in modo giusto, poi è stato un crescendo… Una prova di grande qualità morale e non a caso dal ritrovato equilibrio è scaturito poi il risultato voluto; e oggi (ieri, ndr) il contributo è arrivato da tutti. E il momento così di Jordan Parks? «È un momento difficile per Jordan, sta a noi aiutarlo, dobbiamo fargli ritrovare la calibratura e la forma a cui ci ha abituati. Essere squadra vuol dire anche farlo venir fuori da questo momento complesso. Lui ci ha tirato fuori tante volte dai problemi, ora ricambiamo noi». Poi è il turno del Presidente Giovanni Marzini che chiosa: «Settimana molto difficile, ringrazio il nostro pubblico per la compostezza, per come hanno saputo ricordare Eugenio, anche nel silenzio vero durante il minuto di raccoglimento. C’erano il fratello e la sorella in tribuna, e noi come società staremo vicini a tutta la famiglia nel ricordo di Eugenio». Arriva per ultimo l’allenatore Massimo “Cedro” Galli, esplicito a dir poco nel commentare la disfatta in terra giuliana della sua Proger: «Abbiamo fatto una partita di m…a, siamo stati supponenti nonostante avessi messo in guardia i miei dopo la vittoria di Ferrara. Non siamo talentuosi, se dimentichiamo chi siamo, facciamo delle figuracce come quelle di questa sera (ieri, ndr) a Trieste». Rifugge, il coach, da qualsiasi argomentazione tecnico-tattica, anche perché superflua di fronte all’espressione cestistica offerta dai suoi. Nel secondo quarto c’è stata però una timida possibilità di riprendere la partita… «È vero, abbiamo tirato malissimo e in quel frangente anche peggio; ripeto senza mezze misure, mi vergogno della prestazione offerta, chiedo scusa a tutti».