La rimonta non si concretizza: Frazier “stende” Trieste

Trieste paga le amnesie di metà partita e non riesce, per poco, a concludere una clamorosa rimonta.

Primo tempo

Parte bene Trieste, che cerca subito di imporre il proprio gioco in terra veneta: nonostante i frequenti cambi e gli stravolgimenti nel quintetto base, i biancorossi trovano più volte il vantaggio ma si fanno rimontare sul finire di primo quarto peccando di ingenuità su alcune letture difensive (15-15). Com’era prevedibile, Trieste marcia quando riesce a sfruttare i muscoli e la rapidità in contropiede e nei tagli a canestro (ottimo inizio di Green), mentre Verona cerca di spostare il baricentro del proprio attacco in zona pitturata. Alma troppo altalenante ed insicura in fase offensiva e attonita di fronte ai 15 punti consecutivi di un Frazier in trance agonistica. Verona chiude avanti 35-32: i giuliani rimangono tuttavia aggrappati alla gara, seppur a fatica.

Secondo tempo

La Tezenis può vantare svariati mismatch a suo favore e proprio quando l’Alma cominciava a svegliarsi, Frazier e compagni piazzano un primo importante break di 8-0 (54-43). Non tanto la mancanza di costrutto nella regia, ma la poca compattezza difensiva dei biancorossi è il vulnus che, al momento, tiene Trieste lontana dai padroni di casa. L’Alma però, non è ancora “morta”: Coronica è l’araldo di una inaspettata rimonta a metà dell’ultima frazione di gioco: a 4.53 il tabellone recita 63-61 per i veneti (18 a 4 di parziale). Verona resiste all’onda d’urto dei triestini e ha la palla in mano sul +4, quando mancano solo 58 secondi alla sirena. Parks trova il -2 ma Brkic replica dalla lunetta mantenendo due possessi di distanza. La voglia e la tigna dei giuliani non sono sufficienti: Verona batte Trieste 75-70.

Trieste: Parks 25, Bossi 11, Coronica 5, Green 13, Baldasso 3, Prandin 9, Pipitone 2, Da Ros 2, Simioni.

Verona: Diliegro 19, Basile, Robinson 7, Fall 1, Portannese 8, Frazier 33, Brkic 5, Totè.