Menetti (Reggio Emilia): “Con Trento partita difficile, mi aspetto un passo avanti”

Il coach della formazione biancorossa: «È stata una settimana tribolata, abbiamo qualche problemino fisico»

Fonte: La Gazzetta di Reggio, a cura di Roberto Tegoni

«Needham si è preso addosso un treno in corsa come Delroy James a rimbalzo d’attacco sull’articolazione sacro iliaca (l’osso sacro, ndc), Cervi ha avuto un risentimento muscolare al solito polpaccio e quindi l’abbiamo tenuto a riposo un giorno e Stefano Gentile ha lavorato bene, ma ha un affaticamento alla coscia, quindi ha lavorato a parte. Ha però fatto gli esami del caso che risultano negativi e quindi siamo abbastanza ottimisti sul suo impiego». È questo il quadro clinico della Grissin Bon disegnato da Max Menetti.

Una settimana «un po’ tribolata» per dirla con il coach reggiano nella quale «probabilmente abbiamo lavorato così bene che alla fine è uscito qualche problemino fisico». Ma la squadra «ha lavorato con grande impegno e grande energia – rassicura – perché abbiamo voglia di prepararci al meglio per questa trasferta».

«Al di là del risultato finale -spiega Menetti – nella partita con Trento mi aspetto un altro passo avanti. È importante continuare a vincere e dare continuità a un buon momento, ma vorrei una crescita sotto il punto di vista della solidità, in una partita difficile con tanti temi tecnici». L’incontro con i bianconeri trentini non è una sfida come le altre: «C’è sempre stata empatia fra le due società e quest’estate abbiamo condiviso alcune idee sulla questione coppe europee, quindi sono i nostri fratelli di battaglia» sintetizza il coach biancorosso, che passa poi a presentare gli avversari: «Tra me e Maurizio Buscaglia c’è stima reciproca, siamo due squadre che hanno cambiato tanto e che cercano di rimanere a livelli alti come negli ultimi due anni. Noi abbiamo cambiato poco nel roster andando a fare solamente qualche innesto e confermando in gran parte il blocco dell’anno scorso, ma tanto negli equilibri, loro hanno cambiato anche diversi giocatori cercando di rimanere dentro una precisa identità di squadra che hanno costruito negli ultimi anni ottenendo dei risultati impor- tanti e consolidandosi come una delle principali realtà del nosuo basket».

Max Menetti prosegue nell’analisi degli avversari della Dolomiti Energia, concentrandosi ancora sulle similitudini tra Reggio e Trento a partire dalla leadership condivisa all’interno dello spogliatoio: «Negli anni scorsi, Trento aveva una sorta di leadership tecnica emotivamente riconosciuta in quello che faceva Pascolo, una specie di leader silenzioso se vogliamo, ma un leader a pieno titolo – conclude il coach biancorosso – Credo sia molto importante il lavoro che svolge Toto Forray, che personalmente rispetto tantissimo. Sì, credo che anche Trento abbia intrapreso la medesima, nostra strada. Esce Pascolo, hanno puntato su Forray e Baldi Rossi e hanno mantenuto questa idea di livello energetico alto con dei giocatori americani che vanno ad integrarsi al meglio nel loro modo di giocare anche se hanno caratteristiche diverse da chi li ha preceduti in squadra nella passata stagione».