
Anche questa volta Trieste parte concentrata, portandosi presto sul +7 (11-4) difendendo discretamente e riuscendo a replicare alle prime triple dei bolognesi. Italiano è il terminale offensivo più prolifico anche nella seconda frazione, ma la Fortitudo arranca nella costruzione del gioco soffrendo talvolta la pressione degli ospiti. In una partita dal punteggio così basso (23-21 a 5.00 dall’intervallo), ogni possesso “pesa” di più e ogni errore costa caro: Parks si fa comminare il terzo fallo e questa non è una buona notizia per coach Dalmasson. I padroni di casa aggrediscono ogni pallone con agonismo ed intensità e – gradualmente – si rifanno sotto nonostante un Coronica tarantola. Fortitudo avanti 33-32 su una Trieste presente, seppur falcidiata dai falli.
Prestazioni ondivaghe da parte di entrambe le formazioni, ma l’Alma deficita di centimetri sotto canestro: da questo nascono troppi rimbalzi offensivi e il -4 a pochi minuti dalla fine del terzo quarto. Boniciolli ha tentato di ripagare gli avversari con la stessa moneta (ad esempio con marcature asfissianti), ma la stanchezza è evidente e l’Alma è ancora lì, a compensare i limiti tecnici con la volontà di non lasciarsi sopraffare. In una giungla di pochezza cestistica però, Trieste perde un’occasione d’oro: dal contropiede del possibile pareggio, si arriva al -12 nel giro di pochi minuti. Alla Fortitudo il merito di aver saputo scavare un piccolo grande solco cavalcando l’indifendibile imprecisione al tiro dei biancorossi e proiettandosi verso una prevedibile vittoria.
KONTATTO BOLOGNA Montano 14, Raucci 13, Knox 12, Candi 11, Italiano 9, Mancinelli 7, Campogrande, Gandini, Ruzzier, Costanzelli, Roberts, Montanari. Coach Boniciolli.
ALMA TRIESTE Green 15, Da Ros 8, Pecile 7, Parks 6, Baldasso 6, Simioni 5, Pipitone 3, Bossi 2, Prandin 2, Coronica, Demarchi, Gobbato. Coach Dalmasson.
Arbitri: Biggi, Bongiorni, Martellosio.
Note: Tiri liberi: Bologna 20/25, Trieste 13/20.