Dinamo Sassari, in Europa con nuove certezze

Domani al PalaSerradimigni arriva lo Spirou Charleroi, i biancoblù vogliono sfruttare il fattore campo e la panchina lunga.

Fonte: La Nuova, a cura di Mario Carta

Leggeri, in palestra, nonostante non fossero trascorse neanche 24 ore dalla partita con Pesaro. E’ l’effetto vittoria, è la carica che nasce dalla consapevolezza di aver fatto il proprio dovere e che fornisce lo slancio necessario per fare un nuovo passo in avanti, alla ricerca di un miglior miglioramento. La Dinamo passa un’altra volta nel giro di pochi giorni dalla versione campionato a quella Champions League, e per il match di domani alle 20.30 al PalaSerradimigni contro il Proximus Charleroi Spirou sa che dovrà migliorare ancora nel collettivo e nei singoli conservando però alcune delle certezze già acquisite, a partire dalla capacità di saper sfruttare il fattore campo.

PalaFortino. Finora in campionato tre su tre in casa, e una su una in Europa. La serie A è equilibrata come mai, lo scorso weekend un solo successo esterno e nessuno due turni fa e anche il passaggio del turno in Europa, con le prime quattro che avanzeranno insieme alle migliori quinte, è strettamente legato alla capacità di non perdere punti interni. Semmai, in attesa di una conferma sin da domani per quanto riguarda il fattore campo, è fuori casa che la Dinamo deve ancora crescere soprattutto sul piano della continuità e della tenuta mentale, venuta meno nel finale a Bologna con Reggio, nella seconda metà gara a Cantù e nell’ultimo quarto a Szolnok in coppa. «Vincere fuori è un problema di personalità – sostiene fiducioso il presidente Dinamo Stefano Sardara -, abbiamo cambiato 8/12 della squadra, sono sicuro che ci arriveremo».

Gli avversari. “A prescindere dalle due sconfitte in Coppa (entrambe in casa, 75-92 col Besiktas e 58-80 con l’Aek Atene), Charleroi è una squadra da temere – spiega il tecnico della Dinamo Federico Pasquini – . Hanno recuperato Shepherd, che lo scorso anno con Pesaro ci ha fatto molto male, e vengono da una buona partita in casa. Incontriamo una squadra con tanti americani che ha come riferimento Brandon Bowman, un’ala forte atipica, molto forte negli uno contro uno, bravo ad aprire il campo e miglior marcatore del campionato belga. E’ pericoloso perché non ti dà molti riferimenti; molto interessanti sono anche due giocatori come Harris e Kemp. Dovremo stare attenti, sarà una partita maschia. La solita partita di coppa in cui fisico e durezza sono fondamentali, soprattutto contro una squadra che arriva in fiducia”.

Panchina lunga. Federico Pasquini sa di avere un’arma importante nella lunghezza della panchina, come dimostrato domenica con Pesaro nonostante l’assenza di Sacchetti, un Savanovic a mezzo servizio e D’Ercole tenuto a riposo. «Sono convinto che la difesa dia equilibrio all’attacco e viceversa – conclude il coach biancoblù – Giocando ogni 72 ore devi avere la lucidità di giocare bene, senza affaticare troppo i giocatori con il minutaggio e sfruttando la profondità del roster. Questo ti permette di coprire tutte le mancanze senza mai farle diventare un alibi, ma aggredendo il match e rendendo le eventuali assenze uno stimolo in più”.