A Cantù è caduta la prima testa: ciao ciao Travis

Ufficiale la rescissione consensuale, con il giocatore che torna allo Strasburgo: non gradiva le cinque ore di allenamento al giorno.

Fonte: La Provincia, a cura di Alberto Gaffuri

Sono passati poco meno di tre mesi da quando, in pieno agosto, Romeo Travis fu ingaggiato dalla Pallacanestro Cantù per rafforzare il suo roster in vista della stagione 2016-2017. Erano settimane convulse quelle agostane, con un organico tutto da inventare, un ritiro lontano dalla Brianza ancora da costruire al meglio, e la sensazione che la vecchia Pallacanestro Cantù, com’era stata concepita fino ad allora, stesse per lasciare il posto a un nuovo corso completamente rivoluzionato da Irina Gerasimenko.

Travis si legò alla futura Red October l’8 agosto, un’ala da oltre due metri d’altezza che, almeno nelle intenzioni della vigilia, avrebbe dovuto aggiungere qualità al comparto. L’atleta americano-macedone, però, non ha evidentemente soddisfatto le attese, innanzitutto dell’allenatore, tant’è che proprio nelle scorse ore è arrivata la risoluzione del suo contratto. Una decisione, quest’ultima, comunicata alle 15.50 di ieri alla stampa e presa direttamente da coach Kurtinaitis, che non ritiene Travis più funzionale al suo progetto di gioco anche perché non lo ritiene adeguato a ricoprire, quando serve, lo spot di “3”.

L’OCCASIONE. Dal canto suo l’ala numero 24 non era certo un estimatore delle cinque ore di allenamento quotidiano, e così, non appena si è profilata l’occasione, (la richiesta da parte dello Strasburgo ndr) entrambe le parti hanno colto l’offerta al volo. Travis non è che abbia dimostrato chissà quale spinta propulsiva sul parquet. Eccezion fatta per una buona gara contro Sassari e per il secondo tempo di domenica contro Reggio, dopo un primo tempo tutt’altro che felice, il giocatore dell’Ohio, non ha mai fatto la differenza, rimanendo spesso avulso dal gioco impostato. Le statistiche fin qui raccolte, in questo senso, dicono molto più delle parole di circostanza. Nelle sei partite giocate, l’americano con passaporto della Macedonia ha realizzato 36 punti personali, giocando complessivamente 118 minuti. I dati statistici evidenziano un accettabile 63,6% nel tiro da due (14/22), un 33,3% da tre (2/6) e un 40% tondo tondo dalla lunetta (2/5). A corredo di questi numeri ci sono 23 rimbalzi totali (9 offensivi, 14 difensivi), 12 falli commessi e 4 subiti.

PER ORA FERMI. Nulla di esaltante, dunque, in questa prima parte di stagione, considerando peraltro che anche le sue ultime due avventure in ordine di tempo (Strasburgo nel 2015, con 6 presenze e 44 punti; Le Mans, 19 presenze e 217 punti) non avevano pienamente esaltato il potenziale di Travis. Detto dunque della rescissione del contratto, per il momento la Red October non tornerà a brevissimo sul mercato straniero, avendo comunque a disposizione sette giocatori da affiancare ai cinque italiani. In prospettiva è ipotizzabile che un’eventuale ipotesi di accrescimento del roster attuale non possa che passare da un rafforzamento del pacchetto italiano oggi a disposizione della società. Contro Caserta, domenica, potrebbe essere che qualche minuto da “4” sarà chiamato a giocarlo Darden.