Energy Lab Falconstar, la risposta più bella

Prestazione superlativa dei ragazzi di Franceschin nel derby con la Calligaris Corno di Rosazzo: "Finora ci è mancata continuità, è tempo di trovarla".

Una prestazione da derby per il derby più sentito. La Energy Lab Falconstar non è nuova a prodezze quando si trova di fronte la Calligaris Corno nella classicissima delle minors, ma ogni volta il sapore del successo è allo stesso tempo ugualmente inebriante e diverso, perché diverse sono le premesse.

Qui si trattava di reagire a una sconfitta pesante come quella con Jesolo e contemporaneamente spazzare via i dubbi sul funzionamento dell’assetto senza Marcetic, il play titolare ormai perso fino a primavera. Aver dominato per gran parte della gara dimostra che lo stop con Jesolo è stato assorbito senza conseguenze e a maggior ragione che il livello di qualità della rosa, pur senza lo sloveno, resta alto, e questo non può che far bene al morale del gruppo.

“Non era una gara facile da affrontare per tanti motivi, non ultimo perché arrivavamo da una sconfitta – spiega coach Franceschin – i ragazzi hanno risposto sul campo giocando una gara straordinaria per interpretazione tattica e atteggiamento. Dal -6 iniziale al +15 che abbiamo raggiunto ci sono 20 punti di differenziale che abbiamo costruito giocando un basket superlativo, con grande intensità in difesa, compresa la capacità di togliere la corsa al loro attacco, e precisione in attacco, dove abbiamo sfruttato la nostra superiorità nel settore lunghi. Sapevamo che se fossimo riusciti a togliere a Corno il contropiede avremmo potuto giocare la partita che piace a noi, quella a 60 punti. Ne hanno fatto qualcuno in più solo grazie al talento, che non gli manca, ma hanno segnato diversi canestri con l’uomo addosso, e va bene così”.

Qualche ingenuità, e a dire il vero anche qualche difficoltà nel superare il pressing avversario quando la Calligaris ha provato il tutto per tutto, ha riaperto in parte la gara nel finale, ma la Falconstar è stata brava a non perdere mai la lucidità. Nel finale è venuto a mancare l’apporto di Scutiero, uscito dal campo per un dolore al ginocchio da valutare, e l’assenza dell’unico playmaker puro rimasto in rosa si è fatta sentire, con Tossut che lo ha sostituito per qualche minuto e Cherubin meno utilizzato del solito proprio perché l’assetto con i 3 lunghi (compreso capitan Benigni, utilissimo con la sua esperienza e il suo fisico) e con il super Moretti di sabato sera da guardia era quello che funzionava meglio. Scutiero effettuerà delle sedute di terapie questa settimana e non sarà disponibile domenica contro Padova in attesa di sottoporsi alla risonanza di rito la prossima settimana.

“Non posso nascondere che la preoccupazione c’è – riconosce il tecnico triestino – possiamo solo aspettare il decorso e l’esito degli esami, per domenica ci inventeremo qualcosa. Abbiamo dato una bella risposta a noi stessi con la vittoria nel derby, che tra l’altro ci fa tornare a +1 in media inglese (il saldo tra vittorie esterne e sconfitte interne, ndr) ma con Padova è ugualmente importante perché finora ci è mancata la continuità, ed è tempo di trovarla”.