Lucio Martini, omaggio a un decano del CNA Fvg

Riceviamo e pubblichiamo una missiva indirizzata a tutto il movimento cestistico; una mail semplice, che vuol dar luce a chi per anni e anni si è dato da fare con incarichi che a volte non sono troppo visibili, ma che sono comunque molto importanti per il movimento. Andrea Melloni ha voluto omaggiare a modo suo Lucio Martini, uno dei “decani” degli allenatori delle minors regionali.

“Con le elezioni del nuovo Consiglio Regionale della FIP, il Presidente Regionale della Commissione Regionale Allenatori, Lucio Martini, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico, dopo ben 35 anni (già…proprio 35!).
Di solito nel nostro paese, assai poco avvezzo in tutti i settori ai cambiamenti per dare spazio alle nuove leve, la continuità di svolgimento è un esempio tangibile di “attaccamento allo scranno”; nel caso di Lucio (che ha visto succedersi più Consigli Regionali che rinnovarono di volta in volta il suo mandato) si può definire in un solo modo, “passione vera” (la stessa che porta quotidianamente in palestra nelle squadre che allena), mettendo in mostra due doti determinanti, umiltà (mai una volta che abbia fatto pesare il suo ruolo) e buonsenso (sempre disponibile ad ascoltare tutti e a cercare una soluzione ai problemi).

Ha aiutato a crescere giocatori, allenatori, formatori, ma soprattutto persone, e le sue più grandi vittorie sono i sorrisi e abbracci che gli vengono riconosciuti da tutti coloro che hanno collaborato con lui quando lo incontrano, grazie a rapporti genuini e non improntati all’apparenza o alla pubblicità o alle luci della ribalta, puntando sempre l’attenzione su fatti concreti (che i corsi di formazione territoriale di tutti questi anni, i clinic del Programma di Aggiornamento Obbligatorio e tutti gli altri eventi organizzati dal CNA FVG) e non parole.

Credo sia giusto ringraziarlo per la grande competenza e umanità con cui ha svolto il suo incarico in questo lungo tempo, consapevole della missione prima ancora che del ruolo che ha ricoperto egregiamente.

Andrea Melloni