Grinta Flaccadori: “Contro Pistoia, partita della vita”

Fonte: Corriere del Trentino, a cura di Stefano Frigo

Stupirsi è sbagliato, così come allarmarsi troppo è esagerato. Le quattro sconfitte in sette uscite stagionali dell’Aquila Basket possono essere lette sulla base di alcuni passaggi precisi: da un lato la campagna acquisti estiva, dall’altro gli enormi cambiamenti apportati alla struttura di squadra. Era evidente quindi che servisse (tanto) tempo a coach Maurizio Buscaglia per trovare una quadra. Con un obiettivo in testa: i bianconeri puntano ai play off, ma il tempo fortunatamente non manca. Più vicina è invece la final eight di Coppa Italia ma per avere speranze concrete di arrivarci è necessario che gente come Craft, Beto, Lighty, Hogue e Jefferson faccia vedere per quali motivi è stata scelta dal general manager Salvatore Trainotti e dal tecnico perugino.

«La squadra è completamente nuova ed eravamo consapevoli ci sarebbe voluto tempo  commenta Diego Flaccadori, guardia bianconera . Questa però non è una giustificazione, noi siamo i primi a soffrire dopo le sconfitte e in particolare quella subita contro Torino ci ha fatto male. È inutile però demoralizzarsi: dobbiamo continuare a lavorare con maggiore intensità e concentrazione, sono certo che i margini di crescita sono consistenti».

In campo pare però manchino quei giocatori in grado di fare la differenza o di decidere i match: «Si diceva che saremmo stati una squadra imprevedibile in attacco e così dev’essere  riprende il 20enne bergamasco  sta a noi capire a quale compagno affidare determinate responsabilità». Del proprio rendimento personale Flaccadori è comunque soddisfatto: «Staccandomi dal concetto di squadra non posso essere deluso dalle mie prime sette partite. Forse devo migliorare sul fronte della continuità nella stessa partita ma mi sembra di essere in crescita, ovviamente come gli altri miei compagni posso e devo fare di più e non mancherò di mettere tutto l’impegno e la serietà a mia disposizione a servizio della squadra».

Diego  con parole che fanno capire come per essere maturi sportivamente non serve avere chissà quante stagioni da professionista alle spalle  sposta poi l’obiettivo verso il prossimo incontro che vedrà i bianconeri protagonisti a Pistoia domenica alle 18.15: «Veniamo da tre sconfitte consecutive e quindi non credo sarà molto complicato trovare le giuste motivazioni. Dovremo affrontare i toscani come fosse la partita della vita, senza pensare ad altro. Stop».